Si è tenuta questa mattina una conferenza stampa in cui l'Assessore Giuseppe Ripa ha esposto la relazione e il regolamento del City Terminal
Volendo parlare per metafore, come si può voler mangiare pesce prelibato e lamentarsi per il prezzo esoso? Come si può volere un servizio e lamentarsi della spesa per ottenerlo? Sembra essere questo il concetto chiave nelle parole dell'Assessore alla Mobilità e ai Trasporti Giuseppe Ripa. L'oggetto in questione, che ha provocato polemiche, questa volta, è un servizio: il City Terminal all'ingresso Nord della città di Lecce, nell'area Ex Foro Boario: una struttura che prevede una serie di servizi come i bagni, la nurcery, una postazione di primo soccorso, e un info point. Più servizi che "hanno un costo- ci tiene a sottolineare l'Assessore- come avviene in moltissime città. Costo che naturalmente va chiesto agli stessi turisti che ne usufruiranno". Le parole dell'Assessore giungono dopo l'incontro di una serie di professionisti del settore turistico, che hanno chiesto un abbattimento delle tariffe almeno in alcuni periodi dell'anno, comunicate in conferenza dall'Assessore. "Tariffe approvate all'unanimità nel corso del tempo-ribadisce Ripa- che hanno comunque portato polemiche e che per questo abbiamo sottoposto a delle correzioni. Il prezzo che ogni persona facente parte di un gruppo andrebbe a pagare varia da un minimo di 0,50 cent di euro ad un massimo di 1,50 euro, un prezzo relativamente esiguo che non può pesare sul turista medio che affronta una spesa abbastanza elevata per pernottare nella città e per pranzare e cenare nei ristoranti. Quello che chiediamo è una piccola somma aggiuntiva per usufruire di un servizio a vantaggio del turista stesso. Se a questo turista pesa pagare un massimo di 1.50 euro, allora stiamo parlando di un turismo povero che non fa girare l'economia". Affermazione destinata a far discutere, forse. Intanto, polemiche a parte, parlano i primi numeri che lo stesso Ripa comunica e che, al momento, sono piuttosto relativi, considerata l'alta possibilità di viaggi già organizzati in precedenza all'entrata in vigore del regolamento. Su una stima annuale di 2145 autobus, nei primi quattro mesi monitorati, gli autobus in città sono stati 1216. Più della metà degli anni precedenti. Bisognerà attendere un altro po' per capire se Lecce, nota come "città dell'accoglienza", nome più volte messo in dubbio da molti dopo questo provvedimento , emulando altre città italiane, sta mettendo in atto una strategia vincente. Ai posteri...
Autore: Chiara De Carlo