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Prof insultato dagli studenti. Denunciati

Data: 21/06/2018 - Ora: 15:45
Categoria: Attualità

professore

"Inizialmente - racconta l’uomo in una intervista - si è trattato di insulti omofobi segnalati da mio figlio"

Le aggressioni, sia fisiche che verbali, agli insegnanti italiani non si contano più. Violenze che arrivano sia dagli studenti che dai genitori. Un allarme al quale bisogna alzare il velo e intervenire quanto prima con misure drastiche. Le cronache raccontano di studenti bocciati per aver reagito violentemente nei confronti di un loro insegnante; ma non basta, è necessaria una rieducazione e nei casi più gravi, a una educazione che è evidente latita nei più giovani che non riconoscono più l'autorità scolastica.

Un altro episodio grave si è avuto nel Basso Salento. Un professore è stato deriso e bullizzato per anni. Ora, il padre ha denunciato l'accaduto, raccontando, tra l'altro, che il figlio ha dovuto subire anche ricoveri per depressione.

"E' vero che sei gay?": all’inizio è stata questa la domanda fatta ripetutamente e costantemente con la quale un gruppo di ragazzini di una scuola media del Basso Salento hanno tormentato un docente per poi arrivare all’aggressione fisica. L’insegnante, timido e riservato, è stato perseguitato tanto che l’uomo, un 43enne, è stato costretto ad allontanarsi dalla scuola e a ricorrere alle cure dei sanitari per una depressione. L’accaduto è stato denunciato ai carabinieri dal padre del docente, un 74enne ex dirigente scolastico, secondo il quale il figlio "non è stato tutelato dalle istituzioni".

"Inizialmente - racconta l’uomo in una intervista - si è trattato di insulti omofobi segnalati da mio figlio con note disciplinari rimaste, perlopiù, lettera morta, poi sono degenerati in autentiche aggressioni: danneggiamenti della sua auto, insulti omofobi e aggressioni come quella avvenuta in classe con una bottiglia, da parte di un alunno rimasto impunito. Altri episodi più gravi hanno causato le sue assenze prolungate per malattia. Purtroppo mio figlio a seguito di queste continue aggressioni è preda di una profonda depressione".

Autore: Maria Nocera

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