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Data: 17/06/2010 - Ora: 11:39
Categoria:
Politica
Sergio Adamo (UdC): «Stornare finanziamenti da altri capitoli di spesa per aiutare i giovani. Vendola non deluda i giovani pugliesi»
In seguito alla relazione riguardante "Principi Attivi 2010" presentata ieri dall'assessore regionale alle politiche giovanili Nicola Fratoianni nella quale si parla di 1700 progetti presentati ma del fatto che ne potranno essere approvati solo 100, tuona il coordinatore regionale dei giovani dell'Unione di Centro Sergio Adamo: «La relazione dell'assessore mostra una lampante penalizzazione inflitta ai giovani che hanno presentato le loro idee innovative e creative: mentre lo scorso anno sono stati finanziati oltre 400 progetti con una quota regionale di 2,5 milioni di euro e un co-finanziamento del Ministero della Gioventù pari a 7,5 milioni di euro, quest'anno la situazione è diversa e grave».
Adamo però tiene a precisare: «Vero è che non è arrivato quest'anno il co-finanziamento ministeriale, fatto già molto grave di per sé, ma quando ascoltiamo nello stesso tempo che oltre 80 milioni di euro saranno spesi per nuove sedi di assessorati regionali e nuova sede del consiglio, allora restiamo francamente basiti e spiazzati. Mi chiedo – prosegue Adamo – perché non si proceda con lo stornare anche una minima quota, di 5 – 6 milioni di euro da capitoli di spesa non così urgenti per aiutare i giovani. Riconosciamo al Presidente Nichi Vendola, così come ha affermato l'on. Angelo Sanza, di essere "l'uomo nuovo" e riconosciamo il fatto che "Principi Attivi" abbia dato impiego a tantissimi giovani talentuosi e creato imprese e dunque lavoro.
Serviva dunque dare continuità in tal senso nonostante il mancato arrivo dei fondi ministeriali». Anche Bankitalia, ieri, nel rapporto annuale ha evidenziato che in Puglia chi sta pagando lo scotto maggiore della crisi sono i giovani laureati e le piccole-medie imprese. Alla luce di ciò Adamo afferma: «"Principi Attivi" si è rivelato un ottimo strumento di crescita e sviluppo occupazionale e imprenditoriale e ci chiediamo pertanto perché non si possa bissare quest'esperienza deviando fondi per tale causa. Le porte in legno pregiato degli assessorati passano nettamente in secondo piano dinanzi alle istanze e alle problematiche del mondo del lavoro giovanile. Chiediamo al Presidente Vendola di correggere il tiro e dare continuità alla efficacia di un valido espediente come "Principi Attivi". D'altronde – conclude Adamo – gran parte dei giovani pugliesi hanno sostenuto il Presidente nell'ultima tornata elettorale proprio per la bontà del progetto: ora tocca al Presidente non deluderli».
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