"Così come non ho replicato ad Antonio Rotundo nei giorni scorsi non intendo farlo nemmeno oggi con Adriana Poli Bortone. Ho già rassicurato sulla tenuta della maggioranza e chiarito di non voler più commentare la situazione politico-amministrativa al Comune di Lecce". Questa la secca risposta del sindaco Paolo Perrone alle sollecitazioni della senatrice Adriana Poli Bortone. "E' impossibile, però, non osservare - puntualizza il primo cittadino - che ancora una volta le parole di Antonio Rotundo e di Adriana Poli Bortone coincidono clamorosamente. Risultano davvero singolari le convergenti parabole dei due, che da acerrimi avversari sono oggi solidali compagni di viaggio. I cittadini leccesi, ed io, proviamo una enorme tristezza ad assistere, visti i fatti e le questioni poste, al mesto epilogo della gloriosa carriera di Adriana Poli Bortone. Noi tutti l'abbiamo ammirata ed apprezzata in oltre 40 anni di fiera militanza nella Destra, con convinzione l'abbiamo eletta per farle assumere importanti responsabilità istituzionali, ma non possiamo non constatare desolatamente che oggi fa accordi elettorali con la Sinistra e va a braccetto con Rotundo e la Capone. "Infine, invece che invocare ripetutamente l'intervento della Procura - conclude il sindaco Perrone - invito Adriana Poli Bortone ed il fedele Martini ad avere il coraggio civile di assumersi interamente la responsabilità di recarsi loro dal magistrato ed esporre i fatti che li ossessionano".