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Perrone: duecento posti in più al carcere di Lecce

Data: 20/01/2011 - Ora: 08:49
Categoria: Politica

Perrone: duecento posti in più al carcere di Lecce

L’attuale situazione, infatti, è ai limiti del collasso

"Vogliamo alleviare – afferma il sindaco Perrone - le sofferenze dei detenuti" Via libera all'ampliamento del carcere di Borgo S. Nicola di Lecce. All'interno dell'Istituto penitenziario leccese verrà realizzato un padiglione che potrà ospitare a regime altre duecento persone e quattro cortili da passeggio. Il provvedimento è legato allo schema d'intesa tra il Commissario delegato all'emergenza carcere e il presidente della Regione Puglia e rientra nel Piano Carceri approvato lo scorso 24 giugno dal Comitato di indirizzo e controllo, composto dal ministero di Grazia e Giustizia, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio. Il Comune di Lecce, dal canto suo, ha espresso parere favorevole sulla localizzazione dell'area da destinare alla realizzazione del nuovo padiglione destinato ai detenuti. "Faremo tutto il possibile e in tempi rapidissimi – assicura il sindaco di Lecce Paolo Perrone – per dare una risposta concreta ai tanti detenuti ospitati al carcere di Lecce che vivono in gravi condizioni di disagio.

Il nostro obiettivo, dunque, è quello di alleviare le sofferenze di quanti sono costretti a vivere in condizioni disumane all'interno della struttura penitenziaria". Al carcere di Borgo S. Nicola le celle sono piccole: c'è uno spazio calpestabile per ogni persona di appena 1,5 metri quadrati. Il che significa girare per la cella solo quando gli altri due compagni sono stesi nel letto. Ma la criticità non finiscono qui: i detenuti dormono in letti a castello, in cella c'è una sola finestra ed un bagno cieco senza acqua calda, il riscaldamento funziona d'inverno 1 ora al giorno, le grate sono chiuse per 18 ore al giorno.

"La limitazione della libertà – afferma il sindaco Perrone - deve avere come obiettivo la riabilitazione dell'uomo e il suo reinserimento in società". Il problema prioritario resta quello del sovraffollamento. Tuttora la struttura ospita circa 1500 detenuti, a fronte di una capienza ottimale che si aggira sulle 600 unità e tollerabile sulle 800. Mancano anche gli agenti di polizia: sono circa 800, 150 in meno di quelli previsti. Con tutto ciò che ne consegue in termini di sicurezza.

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