L'assessore al Diritto allo Studio e Pubblica Istruzione, Domenico Lomelo, ha inviato al ministro Gelmini una lettera sulla questione degli organici: ecco il testo: Gentile Ministro, seguo con attenzione e conseguente preoccupazione le fasi di definizione degli organici della scuola pugliese. Quello dell'istruzione, quale strumento per diminuire le ineguaglianze e mettere in pratica i diritti di cittadinanza è uno dei temi delicati su cui tutti noi siamo chiamati a misurarci. Sono intimamente convinto che l'istruzione è il settore d'investimento primario per il futuro delle generazioni e per coniugare sviluppo e coesione sociale.
La mia Regione è sottoposta da diversi anni a pesanti tagli del personale ed è ancora una volta costretta a subire un incremento di percentuale del rapporto alunni /classe. Ciò comporterà sia la chiusura di classi locate in territori difficili che l'aumento di alunni in classi già affollatissime. Tale situazione oltre a determinare problemi di sicurezza, non offrirà più la garanzia di qualità delle prestazioni e dell'offerta formativa, a tutela dei diritti degli alunni e di chi è a rischio di dispersione (ancora molto presente in Puglia), degli immigrati,dei diversamente abili. Il diritto di andare a scuola va ancora garantito a tutti. La riduzione degli organici e del tempo scuola sono scelte in netto contrasto con i principi di giustizia e di eguaglianza delle opportunità, che compromettono la stessa erogazione del servizio di istruzione pubblico, mettono in pericolo la continuità e la qualità del sistema scolastico e trasformano la precarietà da momentaneo titolo giuridico a doloroso limite esistenziale. E' facile evidenziare le conseguenze sul piano occupazionale per i precari della scuola e, alla luce della attuale crisi economica, l'impatto sociale che ne deriverebbe sarebbe disastroso. Se la scuola pubblica pugliese ancora resiste ed è capace di rinnovarsi continuamente, è grazie al meritevole impegno ed alla professionalità dei docenti e degli altri operatori scolastici, precari compresi, di cui vanno salvaguardati saperi ed insegnamenti.
Per tutto ciò, ben consapevole che la responsabilità coinvolge la governance tra tutti i livelli istituzionali interessati, nel rispetto del ruolo e delle competenze di ciascuno, Le chiedo di adoperarsi per una rimodulazione dei tagli degli organici, limitandoli a quelli previsti per la sola diminuzione della popolazione scolastica, prestando attenzione soprattutto alle realtà con presenza di alunni diversamente abili ed evitando la compressione dell'offerta formativa.
La mancata risposta alle crescenti richieste, in merito all'ampliamento della scuola dell'infanzia e del tempo pieno nella scuola primaria, costringerà le famiglie a riorganizzare il proprio vissuto quotidiano. Diventa ancor più difficile la conciliazione vita familiare-lavoro. La sfida della complessità va accolta nel suo insieme, riflettendo sul mandato sociale della scuola pubblica. Confidando nel Suo fattivo interessamento, voglia gradire i miei più distinti saluti, con l'auspicio che venga definita una positiva soluzione.