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La Capone su Italia 2.0 Agenda Digitale e smart cities

Data: 07/02/2012 - Ora: 08:57
Categoria: Politica

La Capone su Italia 2.0 Agenda Digitale e smart cities

La vicepresidente della Regione Puglia commenta l'intervista di Profumo ieri a Repubblica

Le parole del Ministro Profumo rilasciate in un'intervista al giornalista ex direttore di Wired Italia, Riccardo Luna, chiariscono definitivamente le direttive del governo sul fronte dalla ricerca e della innovazione. Nel progetto del governo, infatti, tutte le azioni si muoveranno nel quadro delle nuove "città intelligenti" (Smart Cities) che diventano parte integrante dell'Agenda Digitale. Si tratta di una visione di una città del futuro in cui una grande infrastruttura tecnologica e immateriale fa dialogare persone ed oggetti, integrando informazioni e generando intelligenza, producendo inclusione e migliorando il vivere quotidiano. In una città intelligente è possibile costruire un'agenda della innovazione sociale che, partendo dai tantissimi dati ricevuti ed elaborati in tempo reale, consente di affrontare problemi complessi come la riduzione delle emissioni inquinanti, la nuova mobilità, abitazioni più sostenibili, una sanità più efficiente, un welfare equo e tecnologico. Il traguardo è il 2020, ma è previsto un obiettivo intermedio molto sfidante: portare la banda larga di base (ovvero due megabit al secondo) a tutti i cittadini europei entro il 2013.

Quando ho iniziato la campagna elettorale a novembre parlavo di città intelligente e ricordo chiaramente i commenti di chi insisteva a banalizzare il progetto riducendolo ad uno slogan lanciato qua e la nell'ottica una strategia politica. La verità è che da Assessore Allo Sviluppo Economico della Regione Puglia mi è parso immediatamente chiaro che la strategia dell'Europa 2020 poteva essere l'unica in grado di aiutarci ad uscire da questa terribile crisi, l'unica capace di sostenerci economicamente nella realizzazione di un Paese migliore che decide di puntare sull'economia della cultura e della conoscenza, sull'inclusione sociale e sull'eco sostenibilità. Le città sono divenute, negli anni, sistemi complessi che richiedono adeguati processi di integrazione di tutte le informazioni e dati provenienti dal territorio e dai cittadini. Solo così si può garantire al complesso sistema urbano una governance semplice, veloce, efficace e trasparente. Il modello de La Stanza del Sindaco, allestita lo scorso ottobre al Forum di Milano, ad esempio, simboleggia al meglio l'innovativa idea di governo per tutti gli amministratori delle nostre città, ma allo stesso tempo offre la possibilità di progettare e realizzare interventi di ascolto nei confronti delle comunità cittadine. Non esiste, infatti, alcuna innovazione tecnologica per le nostre città senza la partecipazione diretta e attiva di ogni cittadino.

Attraverso l'applicazione di modelli analitici avanzati ai processi delle attività amministrative locali, gestiti da un unico punto di comando centrale, le città sono in grado di prevedere i problemi, rispondere con tempestività alle potenziali situazioni di crisi e gestire al meglio le risorse, con conseguente eliminazione degli sprechi. L'utilizzo "intelligente" di informazioni può aiutare a prevenire atti di microcriminalità o terroristici, furti, sabotaggi e rapine. Il progetto delle città intelligenti, oggi ampiamente condiviso anche dai Ministri del nuovo governo Monti, è un'opportunità che l'Italia e i singoli amministratori non possono lasciarsi sfuggire. Pensate che è in corso l'elaborazione di una gara per il completamento della banda larga in Puglia (la nostra regione è già infrastrutturata per il 95%) e che sono in arrivo due bandi del Miur per potenziare i distretti tecnologici e città sostenibili.

Il primo bando conterà su 415 milioni di euro provenienti dalle risorse ordinarie del fondo nazionale per la ricerca (Far). Di questi, 40 milioni serviranno a finanziare i progetti realizzati con Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le quattro Regioni protagoniste dell'Obiettivo convergenza. Il secondo bando vede, invece, le città protagoniste: ammontano a 200 milioni di euro i fondi stanziati per le nuove città eco sostenibili, sostenute dall'Europa unita e da Bruxelles. Provenienti da una variazione di cassa tra ministeri, gli stanziamenti saranno destinati nuovamente alle quattro regioni della convergenza. Insomma, credo sia necessario darsi una mossa e pensare in grande, pensare al futuro, nostro e dei nostri figli e non considerare un eroe chi innova ma procedere tutti insieme sulla linea dell'innovazione.

Autore: Diego Contino

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