"Un attacco che nulla ha pi� di tecnico, ma evidentemente - dichiarano i sindacati - � una chiara volont� politica"
Il Petrolchimico di Brindisi potrebbe rimanere chiuso per sei mesi con un grave rischio di inattività per le migliaia di unità che lavorano nel colosso. "Pur comprendendo le tensioni legate al futuro dei lavoratori dello stabilimento Eni di Brindisi ed esprimendo loro piena solidarietà, - dichiara l'assessore regionale Nicastro - attesa la centralità dell'importanza del fattore di sicurezza degli impianti sia per i lavoratori che per le conseguenze sul territorio di eventuali incidenti, va chiarito - a beneficio del dibattito che sul tema si va sviluppando - che il Comitato Tecnico Regionale che ha effettuato i rilievi è organo collegiale in seno alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco che a sua volta dipende dal Ministero dell'Interno". Così l'Assessore Lorenzo Nicastro interviene nel dibattito per chiarire alcuni punti normativi e di competenza.
"Ricordo inoltre che - prosegue Nicastro - anche in merito all'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) necessaria all'esercizio delle attività dell'impianto, l'autorizzazione è stata rilasciata in data 16/11/2011 dal Ministero dell'Ambiente, in qualità di autorità competente e non dalla Regione Puglia". "Voglio però aggiungere - conclude l'assessore - che, come sempre ho fatto e continuerò a fare, sono disponibile all'ascolto ed alla collaborazione, come dimostra il fatto che, su richiesta delle tre sigle sindacali confederali, ho fissato un incontro con i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL presso l'assessorato all'Ambiente per domani mattina alle ore 10.30". Secondo quanto riferito dall'azienda ai sindacati stessi il provvedimento sarebbe scattato non un per un reale pericolo di esplosione, ma per la incompletezza della documentazione già presentata negli anni precedenti e già presente nei vari rapporti di sicurezza di sito.
I sindacati di categoria, che si fidano delle comunicazioni ufficiali da parte di Polimeri, parlano di "attacco senza mezzi termini contro l'intero sistema industriale". "Un attacco che nulla ha più di tecnico, ma evidentemente - dichiarano i sindacati - è una chiara volontà politica. Mettere in crisi il Petrolchimico di Brindisi significa mettere in ginocchio completamente l'economia del territorio, dove trovano occupazione e sostentamento oltre duemila famiglie, se a questo si aggiunge l'intero settore industriale significa affossare definitivamente l'intera provincia".