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Data: 30/03/2012 - Ora: 13:44
Categoria:
Politica
Comune: Lecce
Dopo un "post" pubblicato su Facebook dal Sindaco Perrone, prima Loredana Capone e poi il quotidiano "Il Foglio" hanno commentato quanto scritto
"Come ti smoscio il candidato macho". Paolo Perrone, per intenderci. Un titolo che non lascia spazio a molti dubbi: lo scherzo "per strappare una risata agli amici di Facebook" dell'attuale Sindaco di Lecce nonché candidato alle prossime amministrative, non è piaciuto a quelli di "Il Foglio", noto quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, così come non è piaciuto alla sua diretta competitor Loredana Capone.
Qualche giorno fa, Paolo Perrone, specificando la finalità della foto, aveva pubblicato una sorta di "annuncio pubblicitario" sulla sua bacheca Facebook. Lui, sorridente e ammiccante, si rivolgeva alla casalinga leccese, facendo sfoggio delle sue doti: "so cucinare, stirare, gioco a tennis, ecc." e invitandole a recarsi in Comune a conoscerlo, qualora ne avessero voglia: 315 mi piace, per la cronaca. Imminente l'intervento di Loredana Capone che ha sì invitato le casalinghe leccesi ad uscire con Perrone ma ha poi specificato "governate con me", e quello de "Il Foglio", con il titolo sopracitato. Perrone, come potevasi immaginare, non ha tardato a far pervenire il suo punto di vista al quotidiano nazionale, sottolineando che la foto in questione non è oggetto della sua campagna di comunicazione politica, ma frutto di una scherzosa trovata da destinare esclusivamente ai social network. "Omettendo questa informazione (dimenticando, cioè, di chiarire che questi manifesti non sono mai stati affissi, perché mai realizzati)- ha detto Perrone nella lettera indirizzata al direttore del quotidiano- non soltanto è stato distorto il senso originario dell'iniziativa, ma è stata ingiustamente danneggiata l'immagine della mia persona e della carica istituzionale che rivesto. Se doveste girare per le strade della bellissima Lecce, i manifesti delle casalinghe non li trovereste, così come invece nell'articolo in questione è stato fatto intendere e come credo, invece, debba essere rettificato, per il rispetto dei lettori del suo autorevolissimo giornale e della verità" ha concluso il Sindaco, seguito a ruota da Loredana Capone, che sempre su Facebook ha scritto: "Ma non è tanto la scarsa sportività a colpirmi, quanto le giustificazioni con cui Perrone prova a minimizzare la sua stessa campagna, di cui evidentemente si è pentito: "le locandine in questione non sono assolutamente oggetto della mia campagna di comunicazione politica, ma frutto di una scherzosa trovata da destinare esclusivamente ai social network".Un modo come un altro per dire che per lui ciò che accade su Facebook, le cose che i cittadini gli dicono, i suggerimenti, la denuncia dei problemi, non è una cosa seria, non vale. Valgono solo i manifesti con cui ha inondato la città".
Un botta e risposta continuo, come volevasi dimostrare, e una riflessione ovvia: la comunicazione politica tanto dà e tanto toglie, è facile far partire un dibattito, è scontato avere risonanza nazionale. Perché Lecce e i suoi protagonisti, ormai, sono volti noti non solo a livello regionale.
Anche Luigi Melica, Maurizio Buccarella e Antonio Capone sono presenti su Facebook. Se Maurizio Buccarella usa il suo profilo per pubblicare link e commenti su varie tematiche della città e di rilevanza nazionale, Antonio Capone lo usa per comunicare il suo punto di vista e le sue iniziative. Il profilo di Luigi Melica, candidato dell'Udc, invece, più che trasmettere iniziative e commenti, li riceve. Sono tanti coloro che pubblicano link e video sulle iniziative organizzate dal candidato a Sindaco o alle quali ha presenziato.
Foto dal profilo Facebook di Paolo Perrone
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