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Giornata Internazionale dell’Infanzia 2012. I dati della Puglia

Data: 20/11/2012 - Ora: 09:56
Categoria: Attualità

Giornata Internazionale dell?infanzia

Presentato ieri il IV Rapporto sui minori fuori famiglia in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Non c'è, per nessuna comunità, investimento migliore del dare latte ai bambini. Così parlava Winston Churchill in un discorso alla radio del 1943. E aveva ragione. Questo il motivo per il quale le politiche territoriali sarebbero insane se non si occupassero di preservare il nostro futuro attraverso la tutela dei minori. A parole siamo tutti d’accordo. Ma avrà superato l’esame della saggezza la nostra Regione Puglia?
I dati, presentati ieri in occasione della Giornata Internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, parlano chiaro. "Da anni ormai – ha detto, in apertura della Conferenza Stampa, l’assessore Gentile – crediamo che il modo migliore per rendere omaggio alle celebrazioni per la Giornata internazionale dei diritti dei bambini e delle bambine, sia di fornire strumenti di lavoro aggiornati agli operatori di settore e, perché no, anche alle famiglie pugliesi. Un’occasione utile alla riflessione comune, per fare il punto sulle politiche messe in atto, su quelle in cantiere e per ricevere utili indicazioni sugli orientamenti futuri."
Il IV Rapporto sui Minori fuori famiglia e gli interventi dell’Assessorato al Welfare per promuovere e tutelare i diritti dei bambini e delle bambine, presenta uno scenario poco idilliaco.
Sono infatti 3.081 in tutta la Puglia i minori che vivono fuori famiglia, allontanati dal proprio nucleo d’origine. E’ questo uno dei principali dati che emerge dalla rilevazione censuaria condotta dall’Osservatorio Regionale per le Politiche sociali presso tutti i Comuni pugliesi. Di questi, ben il 23% è rappresentato da minori stranieri.
Una volta che i minori escono dal nucleo familiare, poi, le possibilità sono due: l’affido familiare presso una famiglia affidataria, oppure presso una comunità educativa residenziale. L’incidenza dell’affido familiare è pari al 40% e dal 2007 aumentano di poco le prese in carico in comunità socio educative residenziali per i minori (+1%) che risultano essere 1.842. Cresce del 107 % la presa in carico residenziale per i minori stranieri. Ma qual è effettivamente l’offerta dei servizi per i minori che crescono lontani dalla famiglia in Puglia? L’Osservatorio ha reso noti anche i dati di tutte le strutture residenziali e i centri diurni regionali che risultano autorizzati al funzionamento. Nel 2012 sono in tutto 158 le strutture residenziali per minori fuori famiglia per un totale di 1.226 posti letto. Ma continuiamo a dare i numeri per arrivare al sodo.
In questo scenario il rapporto analizza anche le azioni intraprese dai comuni a supporto dell’affido familiare. Di tutti i Comuni pugliesi il 36,8% del totale (95) dichiara di avere un servizio dedicato all’affidamento familiare ed è Lecce la provincia più dotata di servizi dedicati all’affido, che aggrega a sé il 50,5% dei servizi presenti nella regione. Aumenta, inoltre, il numero dei Comuni che erogano il contributo mensile alle famiglie affidatarie. Il 56,2% dei Comuni pugliesi, infatti, prevede questo servizio a sostegno dell’affidamento familiare dei minori, ma il contributo massimo erogato nella regione è di 276 euro mensili.
Dalla presente analisi, appare chiaro che uno dei cantieri assolutamente da potenziare in Puglia è quello relativo all’ istituzione di un albo delle famiglie affidatarie. Senza tale strumento il Tribunale per i Minorenni ha gioco facile con la disposizione di ricovero in comunità, e i Comuni non riescono a potenziare l’utilizzo dell’affido familiare, che da un punto di vista economico e educativo-affettivo è quasi sempre preferibile per i minori.
Non dimentichiamo che in totale, dal 2009 ad oggi, la Puglia ha investito 136,8 milioni di euro per la realizzazione di strutture dedicate alla prima infanzia, di cui il 72 % rappresentati dal contributo finanziario regionale (PO Fesr 2007-2013). "Si tratta - ha precisato l’assessore Gentile - del più grosso piano di infrastrutturazione che la Puglia abbia mai potuto vedere per quantità, ma anche per capillarità, essendo riusciti a raggiungere grandi e piccoli comuni, dal Gargano al basso Salento. Questi sono i fatti: numeri e dati per calibrare le politiche in favore dei bambini e delle bambine pugliesi, cemento e mattoni per farle camminare sui binari del futuro!".
Insomma, niente o poco latte per i bambini, ma come per la costruzione di un qualcosa di importante, è il caso di dire, in Puglia stiamo iniziando dalle fondamenta.

Immagine da: scienzeesalute.blogosfere.it

Autore: Cinzia Margarito

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