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Gestione dei Rifiuti Urbani. Vendola ai lavori della Prima Conferenza

Data: 15/12/2010 - Ora: 11:33
Categoria: Politica

Gestione dei Rifiuti Urbani. Vendola ai lavori della Prima Conferenza

Il perno su cui ruota il Piano e su cui si misurerà la capacità di attuare lo sviluppo sostenibile con la filosofia della "green economy" è la raccolta differenziata.

Sarà il Presidente Vendola a chiudere i lavori dell Prima Conferenza di Programmatica di Piano per l'Aggiornamento del Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani . I lavori si svolgeranno domani, a partire dalle ore 15.00, presso Villa Romanazzi Carducci.

L'assessore Nicastro: "Nel 2010 abbiamo raggiunto la consapevolezza che il modello economico legato al consumo delle risorse naturali e all'utilizzo di combustibili fossili a basso prezzo, sulla base dei quali si sono sviluppati tutti i comparti produttivi, è stato messo in discussione da una crisi economica che potrebbe non essere congiunturale.
"Sappiamo anche che la situazione finanziaria ed economica costringerà tutti a fare dei sacrifici: la sfida che questo nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani vuole raccogliere è la creazione di un virtuoso ciclo dei rifiuti, in attuazione degli obiettivi comunitari, contribuendo alla crescita economica ed occupazionale. La ricetta del Piano si basa su tre concetti tra loro fortemente interconnessi: raccolta differenziata - innovazione tecnologica - minor consumo di risorse.
"Il giusto equilibrio di questi tre elementi porta a:
• orientare produzioni e consumi riducendo il debito ambientale
• valorizzare il capitale territoriale
• innescare circuiti virtuosi di crescita economica ed occupazionale.
"Questo meccanismo viene chiamato Economia Verde.
"Per questa nuova pagina, per questa nuova sfida, la Regione chiede il contributo di tutti gli attori coinvolti, Enti Locali, organizzazioni economiche, partenariato sociale, mondo della ricerca, associazioni di i cittadini.
"Tecnicamente il Piano viene elaborato nell'ambito di una procedura chiamata "Valutazione Ambientale Strategica" che è obbligatoria per legge e richiede la partecipazione ed il massimo coinvolgimento degli stakeholders.
"Quello del 16 dicembre è il primo dei tre momenti di confronto pubblico che abbiamo immaginato nella redazione del Piano. Successivamente, tenendo conto degli indirizzi indicati nel documento di scoping, arricchiti dai contributi pervenuti, si procederà alla redazione del Documento di Piano stralcio, nei prossimi 4-5 mesi. Data la complessità della tematica e la volontà di dare tempo e opportunità per inserire tutti i contributi utili, abbiamo scelto di elaborare un documento stralcio, che conterrà i differenti scenari ipotizzabili per l'attuazione della pianificazione. Nella seconda conferenza programmatica si confronteranno quindi i diversi scenari, e, valutando le possibili azioni, si individuerà lo scenario ottimale. Nella ultima fase si procederà a sviluppare ed approfondire lo scenario ottimale, che verrà poi discusso nella terza ed ultima conferenza programmatica di Piano. Il Piano così elaborato sarà discusso in Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
"Voglio inoltre sottolineare che la partecipazione alla redazione del Piano non avverrà solo nei momenti di confronto pubblico delle tre conferenze programmatiche. In fase di elaborazione del piano, infatti, prevederemo dei forum tematici per consentire il confronto e l'arricchimento con proposte significative su temi specifici.

"L'altra grande novità del Piano, oltre il processo di elaborazione che necessita dei contributi di tutti, riguarda proprio gli obiettivi strategici di gestione del ciclo integrato dei rifiuti che si allineano organicamente a quanto previsto nella Direttiva Europea 2008/98/CE, recepita in questi giorni con la Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo che modifica la parte IV del Testo Unico Ambientale relativo alla gestione dei rifiuti.
"Il perno su cui ruota il Piano e su cui si misurerà la capacità di attuare lo sviluppo sostenibile con la filosofia della "green economy" è la raccolta differenziata. Gli obiettivi introdotti nella nuova direttiva sono ancora più ambiziosi, ma non è solo per questo che riteniamo il sistema di raccolta differenziata lo strumento chiave per la trasformazione del rifiuto da problema a risorsa.
Senza una raccolta differenziata di elevata quantità e qualità, la filiera del recupero non sarà sostenibile e sarà sempre perdente rispetto alla più facile soluzione dell'impiego delle discariche."

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