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Data: 17/08/2009 - Ora: 10:12
Categoria:
Politica
L'esternazione di Nicola Frugis di Io Sud
"L'Affermazione/ritrattazione di Berlusconi - dice Frugis - sull'applicazione o meno delle gabbie salariali ai lavoratori, crea sconcerto. Siamo ormai ad un rituale che si ripete: la Lega impone, Berlusconi esegue, la Lega propone, Berlusconi dispone. La paura di scontentare i leghisti è ormai all'apice.
In passato abbiamo assistito ad una classe politica meridionale che non ha mosso un dito quando il redivivo ministro Tremonti ( leghista di fatto ) ha abolito la legge sul credito d'imposta che agevolava le imprese che volevano investire al Sud. Oggi ci ritroviamo con le ronde notturne, i dialetti nelle scuole, le bandiere regionali, si rimette in discussione l'inno nazionale, si approva una legge sul federalismo che così ideato ci danneggia e per ultimo le gabbie salariali, ribattezzate come "il salario territorializzato". Cosa più dobbiamo aspettarci?
Si parla del costo del lavoro mentre il vero dramma è la mancanza di lavoro con l'annuncio di migliaia di licenziamenti in arrivo, basta volgere lo sguardo a quello che si profila nel mondo della scuola.
Il Sud, è innegabile, ha tante criticità, una tra tutte la presenza di mafie, camorre e sacre corone che trovano terreno fertile nella crescente disoccupazione, ma ha dignità e orgoglio da vendere e non è in cerca di elemosine. Se si estrapola una certa classe di lavoratori privilegiati, per il resto la situazione non è delle più floride. Quei pochi fortunati lavoratori, sia del Nord che del Sud, che a malapena riescono ad arrivare a fine mese, non possono essere considerati pacchi postali su cui applicare un timbro e posizionarli in uno dei tanti contenitori ad alveare per categoria di appartenenza, per non parlare della iniqua tassazione che incide in maniera significativa sullo stipendio lordo riducendone il potere di acquisto di ogni lavoratore, specialmente quelli con reddito medio-basso.
Bossi/Berlusconi dimenticano l'angoscioso problema del lavoro nero, il dilagante fenomeno di alcuni datori di lavoro che non rispettano quanto pattuito in busta paga e che il lavoratore pur di non perdere il posto è costretto a subire le decurtazioni applicate con la doppia beffa di pagare le tasse per il non percepito. Il lavoratore queste cose non le denuncerà mai, e voi che fate, intelligenza sopraffina, reinventate la gabbie salariali, bravi.
Il movimento politico di "Io Sud" è vicino ai lavoratori ed ai sindacati e non permetterà mai alcun sopruso e difenderà chiunque da chi, con incoscienza, vuole ledere la sovranità del lavoro che è poi l'emblema principale della nostra Costituzione.
E' mortificante constatare che una carica importante dello Stato che è la Presidenza del Consiglio guarda compiaciuta questo doloroso stato di cose mentre i nostri parlamentari e rappresentanti di governo sonnecchiano distratti per non disturbare il guidatore. Noi dignitosamente ci saremmo già dimessi invocando, per l'occasione, l'unione di tutti i partiti democratici per salvaguardare l'orgoglio nazionale e la dignità dei territori.
Inoltre, siamo concordi con l'azione politica che vorrà intraprendere il nostro Presidente della Provincia Massimo Ferrarese quale promotore di un vertice delle Province del Sud per elaborare linee di azione che contrastino la follia leghista e individuino percorsi virtuosi di "sviluppo".
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