Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Fotovoltaico ed eolico nel Salento, i cittadini protestano e Maniglio scrive alla Regione

Data: 27/01/2010 - Ora: 09:00
Categoria: Politica

Fotovoltaico ed eolico nel Salento, i cittadini protestano e Maniglio...

La gente del Salento chiede il blocco urgente di tutte le migliaia di mega impianti industriali di eolico fotovoltaico e biomassa autorizzati dalla Regione o in iter autorizzativo

La gente del Salento è ormai esasperata e non ci sta a veder morire il proprio territorio per le ingordigie speculative ed industrializzanti di lobby politico-imprenditoriali che stanno uccidendo il Salento e la Puglia tutta. Il convegno sulle energie rinnovabili tenutosi a Cursi, in provincia di Lecce, organizzato dal PD domenica pomeriggio, è stato caratterizzato da una vera e propria sollevazione popolare dei cittadini; studiosi, madri di famiglia, direttrici di istituti scolastici e professionali, gente comune e di ogni livello professionale hanno chiesto, all'unisono e a gran voce, al consigliere regionale Antonio Maniglio, lì presente, in rappresentanza della Regione Puglia, la urgente moratoria di tutti gli impianti di energie rinnovabili da fonte eolica, fotovoltaica e da biomasse già autorizzati o in iter autorizzativo in tutto il Salento, (province di Brindisi, Taranto ed in particolare Lecce).

Il quadro emerso e denunciato, alla presenza anche del presidente Antonio Gabellone della Provincia di Lecce è stato sconcertante quanto chiaro: ovunque, dal Capo di Leuca al Brindisino, da Otranto a Gallipoli, sono migliaia i progetti per assordanti torri eoliche d'acciaio, alte 150m ciascuna, e per ettari di campi da sottrarre alla natura e alle produzioni silvo-agro-pastorali e da desertificare artificialmente per essere coperti di pannelli di silicio, cui si aggiungeranno decine e decine di camini fumosi, che immetteranno, 24 ore su 24, fumi altamente nocivi e cancerogeni in atmosfera per le decine di centrali a biomasse in previsione.

Due han detto dal pubblico son allora le possibilità:

· o la Regione non si è accorta del fenomeno, che comunque costituisce motivo di grave incompetenza amministrativa data la necessità, per legge, nel caso della presentazione di domande per così tanti impianti prossimi tra loro, in un territorio così piccolo quale il Salento, di valutazioni di impatto ambientale integrate che nessun funzionario ha mai imposto, tanto che ora il territorio, insieme ai suoi sventurati e poveri abitanti, si trova soffocato e sommerso dalle miriadi di impianti, (ciascuno ad alto impatto ambientale), che se realizzati a breve cancelleranno tutto del Salento, richiedendo in futuro "una giornata della memoria" anche per ricordare cos'era il bel vivo Salento di oggi, e allora deve l'ente Regione intervenire, potendo ancora farlo, per iniziare a risolvere il problema di gravità incommensurabile,

· oppure la Regione è collusa con le lobby dell'energia e colpevole, e come tale i cittadini si attrezzeranno per denunciarla a breve alla Corte di Giustizia Europea e nelle opportune sedi nazionali per "Procurato Disastro Ambientale", chiedendo anche l'urgente "Stato di Calamità" per il territorio con la creazioni di commissioni statali ad hoc per la risoluzione del problema. Una sola strettissima chance è stata data dai cittadini alla Regione, varare nel prossimo consiglio regionale, l'ultimo disponibile, la moratoria di tutti gli impianti, senza tergiversare, come fatto sin ora, adducendo questioni di incostituzionalità o meno della stessa. La moratoria, già per altro richiesta da mesi da centinaia di associazioni, cittadini, politici e diversi sindaci locali, non risolverà il gravissimo problema creato, né spegnerà la calamità abbattutasi sul Salento per cause politiche, ma permetterà, concedendo una finestra temporale di respiro, seppur minima, di concertare un'azione con tutti gli enti coinvolti, volta alla necessaria ed improcrastinabile risoluzione del problema, senza la necessità di ricorrere alla magistratura italiana ed europea.

Dopo l'infuocato convegno di domenica 24 gennaio, già nella giornata di ieri, il consigliere Antonio Maniglio ha scritto d'urgenza al Presidente Pietro Mita, della V commissione consiliare Ambiente: Prof. Pietro Mita Presidente V commissione

Caro Presidente,

in molte realtà locali si avverte una forte preoccupazione per le conseguenze connesse a uno sviluppo selvaggio degli impianti eolici e fotovoltaici. Nessuno vuole negare la necessità che queste tecnologie, soprattutto se le stesse serviranno a produrranno energia sostitutiva di quella prodotta dalle fonte fossili e non aggiuntiva alla stessa; ma ad oggi si assiste –almeno a livello di presentazione di progetti- a una moltiplicazione di richieste che, se accolte, deturperebbero in modo irreversibile il nostro paesaggio rurale. Non penso, per essere espliciti, che un impianto fotovoltaico che si estende su 100 ettari nella campagna salentina, nelle terre del negroamaro, sia un passo in avanti verso la modernizzazione e l'innovazione, ma è la distruzione di una storia secolare di lavoro, di cultura contadina, di un bene paesaggistico. Non è discussione la scelta della Puglia di incentivare lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma si avverte l'urgenza di fare il punto sulla situazione attuale. E' necessario sapere quante autorizzazioni sono state rilasciate sino ad oggi, dove sono localizzate, la tipologia degli impianti, il totale dell'energia prodotta. E ancora: quante richieste sono state inoltrate alla Regione, per quanti megawatt e per quale localizzazione in Puglia. Per questo Le chiedo di convocare, prima delle sedute del Consiglio Regonale del 4 e 5 febbraio c.a., una riunione della commissione da Lei presieduta per un'audizione dell'assessore e del dirigente del settore su questo punto. Ringraziandola anticipatamente per la disponibilità Le invio un cordiale saluto.

Bari, 26 gennaio 2010

Antonio Maniglio

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati