La lettera di Fasano scritta ad Emiliano e la risposta di Emiliano
Caro Michele,
puoi immaginare quanto mi abbiano confortato i contenuti della Tua mail del 19 dicembre scorso, per l'approccio aperto e anti-ideologico che mi hai invitato ad assumere in merito all'approfondimento che, sui contenuti di quasi due anni di intercettazioni, sta effettuando l'autorità giudiziaria, ma soprattutto per la severa competenza con cui hai analizzato la mia posizione sotto il profilo delle responsabilità penali, professionali e amministrative, invitandomi a riprendere a tutto tondo l'impegno politico, che avevo interrotto. Rinfrancato dalle Tue valutazioni e sollecitazioni, dalle pressioni di moltissimi amici iscritti e simpatizzanti del PD e - anche per questo - forte di una maggiore serenità interiore, Ti comunico di aver accolto l'invito a riprendere l'impegno politico, accettando la candidatura all'assemblea provinciale del partito, calorosamente e generosamente propostami dal segretario e dai compagni del circolo di Taviano. Ringrazio Te personalmente e tutti i compagni, particolarmente quelli di Taviano, per l'affetto con cui, in questo passaggio umano difficile, mi avete sorretto.
La lettera di Emiliano in risposta alla lettera di Fasano
Caro Flavio,
perdonerai il ritardo col quale rispondo alla Tua lettera del 18 novembre. Dall'esame delle telefonate intercettate tra Te ed un Tuo cliente che ho trovato su internet, e senza poter disporre di altri elementi di indagine, mi pare che si possa dire che Tu stessi operando per consentire ad un Tuo cliente di avere contatto con le forze dell'ordine al fine di fornire informazioni confidenziali, senza peraltro interferire minimamente sul contenuto delle stesse. Nessuno può rimproverarti l'ingenuità di credere che il Tuo cliente si fosse ravveduto. Sono infatti molti gli avvocati ed i magistrati convinti della non pericolosità di alcuni soggetti che poi vengono smentiti dai fatti.
La Tua azione appare sino a prova contraria penalmente irrilevante e deontologicamente scevra da censure: le informazioni confidenziali da parte di pregiudicati sono attività degli ufficiali di polizia giudiziaria assolutamente legali, spesso decisive per l'inizio delle indagini di criminalità organizzata. Ed infatti non esiste notizia di una tua sottoposizione ad indagini o a procedimenti disciplinari. Ne consegue il mio invito a ritirare le dimissioni dal Partito.
Non spetta a quest'ultimo sindacare il modo col quale eserciti la Tua professione di avvocato o le modalità con la quale scegli i Tuoi clienti o parli con loro al telefono (le telefonate potrebbero persino essere inutilizzabili ove fossero intervenute all'interno di un rapporto di mandato legale!) quando neppure la Magistratura ed il Tuo Consiglio dell'ordine hanno avuto a che ridire sulla Tua condotta. Ove per i suddetti fatti emergessero novità investigative di rilievo, Ti prego di tenere informato il segretario regionale, quello provinciale e quello del Tuo Circolo e se lo riterrai anche me.
Ti invito pertanto in amicizia a recuperare totalmente la serenità cui hai diritto.