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Data: 29/07/2025 - Ora: 10:59
Categoria:
Economia
Al via Osservatorio Nazionale
Cresce l’agriwelfare nelle campagne pugliesi dall’agriasilo all’inserimento dei lavoratori extracomunitari e dei detenuti, dall’agribenessere fino alla pet therapy per adulti e minori con disabilità psicofisiche e alle esperienze di inclusione di donne vittime di violenza. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, in occasione della costituzione al MASAF dell’Osservatorio nazionale sull'agricoltura sociale.
Con le crisi economiche e sociali degli ultimi anni, si sono aperti scenari in cui l’agricoltura ha dimostrato di essere concretamente "sociale" offrendo un nuovo welfare verde, dall’agriasilo all’inserimento dei lavoratori extracomunitari e delle persone fragili, dall’agribenessere psicofisico fino alla pet therapy, con quasi 9 cittadini su 10 (89%) che sognano l’agrinido per i propri figli con un gradimento in crescita per un servizio fondamentale per le famiglie, l’agricoltura sociale offre sostegno alle famiglie e implementa il rapporto tra chi vive disagi e la comunità svolgendo una funzione straordinaria.
In Puglia sono già 95 le aziende agricole che hanno esperienza di attività sociale e svolgono – aggiunge Coldiretti Puglia - un ruolo importante nell’ambito della multifunzionalità, accogliendo le fasce più deboli della società nelle aree rurali. Ed è proprio in quelle aree, spiega Coldiretti Puglia, che stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza all’agricoltura terapeutica, con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità, come l’agriasilo, ospitalità per gli anziani e orti sociali.
La legge regionale in Puglia consente di promuovere l’agricoltura sociale che – spiega Coldiretti Puglia – diviene formalmente strumento utile anche all’inserimento socio-lavorativo di immigrati e soggetti svantaggiati, disabili e minori in età lavorativa, integrati in progetti di riabilitazione sociale mediante le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, attraverso le opportunità della multifunzionalità e il grande spirito innovativo e di inclusione sociale dimostrato anche dai giovani imprenditori agricoli e dalle donne in agricoltura.
A Laterza nell’azienda agricola la Valle degli Asini, in collaborazione con la ASL di Taranto, i soggetti autistici sono coinvolti nell’interazione con gli asini, capaci di aiutarli a rilassarsi, a non rinchiudersi sulla difensiva. A Casamassima nell’azienda agricola e agriturismo Terra d’Incontro c’è un fitto programma di attività per soggetti deboli, tra cui portatori di handicap, tossicodipendenti, detenuti, anziani o residenti in aree fragili (centri isolati e/o quartieri particolarmente discriminanti o pericolosi), in collaborazione con istituzioni pubbliche.
In questo contesto, con famiglie che hanno bisogni e problemi sempre più diversificati – sottolinea la Coldiretti Puglia – il nuovo welfare offerto dalle fattorie sociali rappresenta una boccata di ossigeno per tanti cittadini, ma anche per il sistema dei servizi pubblici messo sotto pressione.
Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – spiega Coldiretti regionale - percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire. Ma sono molte anche le aziende che hanno reso possibile un modo diverso, più gratificante e più sicuro, di vivere la vecchiaia rispetto al modello delle case di riposo. Gli anziani ospiti degli agriospizi, residenze rurali, passano la giornata all’aria aperta – conclude Coldiretti Puglia – dedicandosi all’ortoterapia, ai corsi di cucina, ai corsi di ginnastica e rieducazione posturale fino alle escursioni in campagna, in modo da favorire la socializzazione e il mantenimento di una buona condizione psicofisica.
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