Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 16/03/2012 - Ora: 16:41
Categoria:
Politica
Michele Emiliano ha risolto con una serie di colpi di scena brillanti la commedia natalizia che stava per trasformarsi per lui in un dramma marittimo.
«Mia moglie mi chiamò allarmata: hanno portato una valanga di pesce!» «Chi lo ha portato?» «De Gennaro… «Lo chiamai subito. Che cosa hai combinato? Gli dissi…Non mi serve… Abbiamo il pesce nella vasca da bagno! Avrei dovuto caricare il pesce in macchina e scaricarglielo allo Sheraton (n.b. albergo di proprietà dei De Gennaro) Non so se ho giustificazioni…Lo abbiamo mangiato con i miei familiari la vigilia di Natale. Non tutto Era troppo. Una parte lo abbiamo surgelato…Chiedo scusa a chi mi vuole bene, alla città di Bari. Il Sindaco non si fa comprare con spigole e champagne!»
Michele Emiliano ha risolto con una serie di colpi di scena brillanti la commedia natalizia che stava per trasformarsi per lui in un dramma marittimo. A mezzogiorno del giorno più spigoloso della sua carriera, seguito da tutta la giunta e da qualche difensore nazionale come l'on. Cinzia Capano, si è presentato davanti a tutti i giornalisti che fanno cronaca dal capoluogo, mischiati agli inviati nazionali delle grandi testate.
Ha appoggiato su un tavolo tutti i regali (non commestibili) ricevuti durante la sua amministrazione e ha invitato i giornalisti a prenderseli, forse per condividere il senso di colpa, forse per liberarsi di orrende patacche. Il sindaco più arpionato d'Italia prima aveva lungamente disapprovato, con una precisione da magistrato non dismesso, tutte le illazioni che sono comparse sulla stampa e che se fossero vere gli potrebbero rovinare per sempre la carriera politica in atto.
Emiliano ha dichiarato fiducia nel lavoro complesso della magistratura che ha sempre assicurato il controllo di legalità sull' amministrazione. Ma egli non rimpiange un minuto della sua vita ed ha sempre provato gioia nel servire lo Stato. L'ing. Nitti, arrestato, non fu nominato da lui per arrendersi al gruppo De Gennaro, bensì per unificare le competenze dell'ufficio dei Lavori Pubblici che erano condivise con la dottoressa Marzia, una dipendente statale. Poi successe l'imprevedibile ai suoi occhi: «Nitti ebbe una perquisizione, non potevo interrogarlo. Lessi nei suoi occhi che qualcosa non andava. Lo trasferii alla guida di una circoscrizione nel 2008… Eppure lui aveva gestito il piano triennale più importante della città di Bari, con il quale fu fatto un enorme numero di opere pubbliche. Era il miglior ingegnere, ma usava la sua abilità per altro…».
Dunque Emiliano oggi si sente ingannato e aumenta le distanze morali dai funzionari che sono sotto il torchio della Procura. Purtroppo per lui l'ing. Nitti si trovò a dirigere tutta la pratica del centro direzionale del San Paolo, un'opera di 60 milioni di euro circa. «Era un fiore all'occhiello che tutti volevano. Il Comune cercò un concorrente purché fosse, ma rimase solo la DEC, che pare sia una delle poche aziende in Italia a finire le opere in project financing. Ma i politici non sono coinvolti nei favori al gruppo De Gennaro». Dovrebbe essere una affermazione vera. Nelle indagini in corso sono scavate le condotte professionali di dirigenti comunali, regionali e anche dei collaudatori. «Io non ho mai chiesto posti di lavoro. Michele Ragone non so chi sia. Qualcuno può essersi servito del mio nome».
Michele Emiliano ripete spesso ai giornalisti che non ha dato giovamenti e favori al più grande gruppo edilizio del sud Italia, con i dirigenti tutti agli arresti domiciliari. « Il garage da costruire in Corso Cavour a Bari era stato autorizzato dal precedente sindaco e non è mai stato costruito perché mi sono sempre opposto, senza averne titolo. Sappiate che quel progetto approvato in mano ai De Gennaro vale 5 volte questo indagato. E il ponte dell'asse Nord Sud, praticamente il più grande appalto pubblico degli ultimi anni lo abbiamo aggiudicato ad altra azienda.»
Emiliano è sembrato sincero, soprattutto quando rivolgendosi ai giornalisti ha confessato: «tutte le volte che mi avete detto che mettere Annabella De Gennaro in giunta era un errore avevate ragione. Dovremmo interrogarci su quel che bisogna fare quando qualcuno fa politica e impresa..» Sull' illazione che I De Gennaro favorirebbero suo fratello, Michele Emiliano fa riaffiorare in faccia una incazzatura. "Non è vero che quel che non danno al sindaco lo danno a suo fratello (Alessandro Emiliano ha fornito un grosso arredamento di cucine per il San Raffaele). Loro non mi hanno finanziato la campagna elettorale. Mio fratello non è stato pagato, da lungo tempo aspetta centinaia di migliaia di euro, ha con la DEC un contenzioso giudiziario aperto…». Ok.
Quel che resta di una ingenua indigestione postuma di pesce fresco sono le frattaglie. Alessandro Emiliano non si interessa più di politica. Il sindaco svela di ricevere ogni anno un agnello da Salvatore Campanelli. Invece dal suo vicesindaco Martinelli gli perviene in dono il pesce pescato, non a cassette da grossista. I datteri del Console di Tunisia non li ha ancora mangiati perché pensava che fossero un libro (che quindi non ha mai letto!). La penna Parker del Presidente tedesco Wulff se la terrà perché gli serve e della chiassosa corruzione a mezzo acqua di mare gli rimane un grande rimpianto. «Su quei 1000 euro di pesce non ho avuto capacità di reagire come un giocatore di basket. La decisione era di rimandare tutto al mittente.»
Al senatore Lettieri dell' opposizione PdL che gli aveva regalato una preziosa agenda del Senato e ora chiede la sua retrocessione, Michele Emiliano risponde a muso duro: «è inutile che insiste per le dimissioni. Con qualche kg di pesce lui non rimanda indietro la mia vita, la mia onorabilità…Noi rimarremo qui, consapevoli degli errori commessi…Solo le persone per bene ammettono gli errori. Avevo l'arroganza di un ragazzo. Ora ho la maturità di un uomo di 52 anni». Poi arriva Mingo di Striscia la notizia e tutto finisce con un provolone (finto).
Autore: Francesco Monteleone
Data: 10/01/2023
La Via Appia Regina Varium, candidata a Patrimonio Unesco
Data: 19/12/2022
Nuovo treno regionale Lecce-Bari in un'ora e ventitre minuti
Data: 24/11/2016
Referendum Costituzionale: Le ragioni per una scelta
di Maria Nocera
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati