�Chiediamo a tutti i livelli istituzionali di essere al nostro fianco�
Sui veleni della discarica Vergine che affliggono gli abitanti delle zone circostanti e rischiano di mettere in pericolo la salute dei loro bambini, le mamme di Lizzanello hanno scritto una lettera al presidente della regione Puglia Nichi Vendola e questa mattina, nel corso di un incontro in Consiglio regionale, gliel'hanno consegnata. "Questa lettera non può che essere considerata politica – ha detto Vendola - ma non politica di parte o di partito. Questa lettera è l'esercizio di un diritto di cittadinanza, rappresenta il grido di aiuto di una comunità che segnala il proprio malessere, un malessere che deve essere percepito raccontato e non banalizzato. Noi non intendiamo essere sordi di fronte a questo grido di dolore, abbiamo operato e continueremo ad operare. E per questo chiediamo al comune di Taranto, al comune di Lizzano e alla provincia di Taranto di essere al nostro fianco per essere più forti in tutti i contenziosi che abbiamo nelle sedi giurisdizionali. Dobbiamo dare giustizia alla comunità di Lizzano". Vendola ha poi ricordato quanto la regione Puglia abbia tentato di normare il punto relativo ai doveri dei conduttori della discarica fino ad assumere "un provvedimento straordinario quale quello di aver sospeso per dieci giorni l'esercizio della discarica, provvedimento bloccato poi dal Tar e che sarà discusso il prossimo 23 febbraio".
Per il presidente della regione Puglia è necessario "ottenere che tutti i livelli istituzionali possano mettersi in sintonia per rappresentare alle autorità giurisdizionali che la specificità di questa battaglia che non è di qualcuno o di parte o frutto di demagogia. Occorre che qualcuno vada a vivere per un giorno in una casa di Lizzano per vedere l'effetto che fa. Credo – ha continuato Vendola - che in quel territorio per 40 anni ai signori dei rifiuti sia stato consentito, a causa della mal politica, di essere padroni della vita e della morte. Oggi noi dobbiamo affermare il principio che questo non è più possibile perchè le comunità hanno imparato a farsi esperte dei problemi ambientali e sanitari. Per l'andazzo che per decenni ha fatto della discarica Vergine un simbolo negativo, noi dobbiamo poter affermare che quel tempo è finito, siamo accanto ai cittadini di Lizzano e faremo tutto quello che è in nostro potere perché ci possa essere una risposta di giustizia e di cambiamento nel nome della salute dei cittadini e di quei bambini".