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Debiti PA. Gli enti pagheranno entro 30 giorni

Data: 02/11/2012 - Ora: 09:59
Categoria: Economia

Debito PA

Svolta storica? Vedremo ai fatti cosa succederà

E' una notizia che ha dell'incredibile perchè siamo in Italia: dal primo gennaio 2013 la Pubblica amministrazione avrà 30 giorni di tempo per pagare le imprese e la stessa regola varrà anche tra impresa e impresa. Il Governo italiano ha recepito in anticipo sui tempi previsti (il limite era il 16 marzo 2013) la direttiva europea sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.Per il nostro Paese sarà una rivoluzione ma soprattutto una sfida, perché attualmente i crediti vengono saldati in media entro sei mesi, con punte maggiori a seconda delle zone del Paese. Un record negativo in Europa: siamo i peggiori.

Anche la Grecia, prostrata dalla crisi economica, sembra fare meglio con 174 giorni, così come la Spagna con 160. La virtuosa Finlandia, che non perde occasione per rampognare il Sud Europa spendaccione, salda i propri debiti in 24 giorni, la Germania in 36 e la Francia in due mesi e cinque giorni. Insomma, nessuno è perfetto. Ma l'essere più o meno virtuosi ha un significato economico fondamentale per la sopravvivenza delle aziende specie in tempo di crisi, con la liquidità ridotta al minimo e le difficoltà di finanziamento. C'è però anche l'altro lato della medaglia. Il debito dello Stato che non può permettersi di aumentare. E l'escamotage finora usato era appunto ritardare i pagamenti, che finivano nel conto dello Stato non nel momento dell'emissione della fattura ma solo all'atto del saldo.


Dal primo gennaio le pubbliche amministrazioni dovranno pagare i loro fornitori entro 30 giorni dal ricevimento della fattura o delle merci oppure dalla prestazione dei servizi. Tuttavia per ospedali, imprese pubbliche ed enti che forniscono assistenza sanitaria sono previste deroghe fino a un massimo di 60 giorni ma solo in casi eccezionali. La regola vale anche tra le imprese, che però possono anche concordare di superare i due mesi purché non siano «gravemente iniqui per il creditore». Il decreto legislativo approvato dal governo prevede anche le sanzioni in caso di mancato rispetto dei tempi: una maggiorazione del tasso degli interessi legali moratori, che passa dal 7% all'8% in più rispetto al tasso fissato dalla Banca centrale europea per le operazioni di rifinanziamento. Gli interessi scatteranno automaticamente, senza che sia necessaria la richiesta del debitore. Più libertà, invece, nei pagamenti tra privati. Le imprese potranno pattuire l'ammontare degli interessi moratori.

Autore: Maria Nocera

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