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Data: 11/12/2009 - Ora: 10:30
Categoria:
Politica
Gli amministratori nominati in surroga sono legittimati ad operare
E' necessario assicurare la continuità dell'azione amministrativa del Comune di Veglie, la quale viene garantita dagli amministratori attualmente in carica, nominati in surroga dei precedenti consiglieri comunali dimissionari. E' quanto ha stabilito il Presidente del Consiglio di Stato -Sezione Quinta- che, con proprio Decreto urgente, pubblicato in data 09.12.2009, ha accolto l'istanza di tutela cautelare proposta dal Sindaco del Comune di Veglie e dai consiglieri comunali subentrati in surroga, rappresentati e difesi dal Prof. Avv. Ernesto Sticchi Damiani, sospendendo, quindi, l'esecutività della sentenza n. 2986 pronunciata dal TAR Puglia -Sezione Prima di Lecce- in data 03.12.2009.
In primo grado i consiglieri comunali dimissionari avevano impugnato tanto i provvedimenti comunali di surroga, quanto il parere reso dal Ministero dell'Interno, reso noto per il tramite dell'Ufficio Territoriale del Governo presso la Prefettura di Lecce, con il quale veniva escluso che nel caso di specie potessero ricorrere i presupposti richiesti dalla legge ai fini dello scioglimento del Consiglio Comunale, in quanto le dimissioni presentate da undici consiglieri comunali non potevano ritenersi contestuali ovvero contemporaneamente prodotte, risultando intercorso tra la prima e le successive dieci un significativo arco temporale.
La pronuncia del TAR salentino, che accoglieva il ricorso presentato dai consiglieri dimissionari, ritenendo sussistenti i presupposti affinché le dimissioni degli undici consiglieri comunali determinassero lo scioglimento del consiglio comunale, è stata, quindi, sospesa dal Consiglio di Stato, il quale, accogliendo le tesi del Prof. Avv. Ernesto Sticchi Damiani, ha concesso la misura cautelare ravvisando la fondatezza della questione prospettata dagli appellanti in ordine alla sussistenza di una "frattura temporale" tra il primo atto di dimissioni presentato e quelle successive formalizzate dai restanti dieci consiglieri comunali, così da determinare la carenza dei presupposti prescritti dalla legge per lo scioglimento dell'organo consiliare.
I Giudici di Palazzo Spada hanno, quindi, ritenuto di dover garantire la continuità amministrativa del Comune di Veglie almeno sino alla decisione collegiale che verrà assunta dopo la discussione del ricorso cautelare, fissata per il prossimo 18 dicembre 2009.
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