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Data: 08/02/2010 - Ora: 09:24
Categoria:
Politica
La Provincia di Brindisi viene completamente rivisitata implementando sia la offerta sanitaria ospedaliera, che quella domiciliare e quella territoriale
Con la adozione dei Piani Attuativi Locali delle Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario della Regione Puglia, congiuntamente alla presa d'atto, da parte della Commissione regionale alla Sanità, del regolamento di approvazione degli stessi prende corpo il modello di sanità che il Governo Vendola ha inteso costruire per la nostra Regione. "Sono passati oltre tre anni - afferma Giuseppe Romano del Pd - da quando nel 2006 con le leggi regionali n. 25 e 26 avviammo la azione legislativa tesa a rivoltare come un guanto la filosofia di Piano attuata nel 2002 dall'allora Presidente Fitto attraverso il varo del piano di riordino della rete ospedaliera. I piani attuativi locali approvati oggi, sono la concreta attuazione di quanto abbiamo previsto nel Piano Regionale della Salute, divenuto nel settembre 2008, legge regionale n. 23.
La Provincia di Brindisi viene completamente rivisitata implementando sia la offerta sanitaria ospedaliera, che quella domiciliare e quella territoriale, legando in modo più diretto il dato epidemiologico con la offerta. Sul versante del ricovero ospedaliero, dell'offerta complessiva di posti letto, si rappresenta la volontà politica di puntare molto sulla mission del "Perrino" come Ospedale di eccellenza costruendogli intorno una rete di presidi di distretto o intermedi in grado di rispondere alla patologia di media e/o bassa complessità.
"Nasce così l'Ospedale unico San Pietro Vernotico – Mesagne autonomo e indipendente dal "Perrino", con una dotazione superiore di 101 posti letto, esattamente l'opposto del Piano Fitto". - continua Romano - L'offerta ospedaliera del "Perrino" di Brindisi si arricchirà di 18 posti letto di gastroenterologia, 4 p.l. di terapia intensiva post-operatoria, 4 p.l. di rianimazione pediatrica, 10 p. l. di chirurgia toracica, 10 di cardiochirurgia e 5 p.l. di odontoiatria. La medicina territoriale è quella che assume maggiore valenza, garantendo in ogni Comune della Provincia un presidio medico di diverso livello. I distretti socio-sanitari ritornano ad essere 6 (San Pietro vernotico, Mesagne, Francavilla Fontana, Ostuni, Fasano, Brindisi), con un potenziamento diffuso in termini strutturali e di nuove prestazioni domiciliari. I nuovi distretti con una rete poliambulatoriale di primo, secondo e terzo livello, con la assistenza domiciliare sanitaria ed integrata, la rete consultoriale, i servizi riabilitativi, le 5 case della salute (Cisternino, Oria, San Vito dei Normanni, San Pancrazio Salentino e San Donaci), i 15 Centri di salute, si pongono l'obiettivo del piano della salute, quello cioè della deospedalizzazione e della domiciliazione della cura.
"L'altro obiettivo strategico che viene consegnato al Distretto - conclude Romano - è la prevenzione attraverso gli screening sulle popolazioni a rischio. Forse abbiamo impiegato un po' di tempo in più, ma il lavoro prodotto è di qualità e può per davvero aiutare tutti a vivere meglio".
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