Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Buco finanziario della Provincia di Lecce, centrosinistra: ecco i numeri delle passate amministrazioni

Data: 05/07/2011 - Ora: 14:30
Categoria: Politica

Buco finanziario della Provincia di Lecce, centrosinistra: ecco i...

Sempre a proposito di disastro finanziario ereditato: come si può sbandierare il dissesto allorquando l’Ente non versa neppure in una situazione strutturalmente deficitaria?

Numeri su numeri, numeri contro numeri. E' la volta di Lorenzo Ria, la cui amministrazione dal 1999 al 2002 è "incriminata" degli attivi posti in bilancio ma inesistenti. "La nuova amministrazione provinciale guidata da Gabellone - si legge nel documento diramato - ha voluto porsi in una situazione di discontinuità con quelle precedenti guidate dal centro sinistra. Il primo atto istituzionale che Gabellone avrebbe dovuto compiere doveva consistere nell'approvazione del Piano Generale di Sviluppo che non essendo stato mai redatto da questa Provincia rappresenta certamente la prima occasione persa per passare dalle parole ai fatti.

Il Piano generale di sviluppo (Art. 165 comma 7 TUEL) è previsto come documento obbligatorio dal D.Lgs. n. 267/2000 e comporta il confronto delle linee programmatiche con le reali possibilità operative dell'ente. E' deliberato dal Consiglio, precedentemente al primo bilancio annuale del mandato e antecedentemente alla definizione in Giunta delle opere pubbliche che diversamente finiscono con contenere indicazioni irrealistiche. Eredità pesante lasciata a Gabellone dalle precedenti amministrazioni? No assolutamente!
In eredità invece, vantaggi finanziari derivanti da strumenti di finanza innovativa e derivata come:
- Operazioni di IRS (Interest Rate Swap)
- Rinegoziazione dei mutui Cassa DD.PP.
- Emissione Obbligazionaria (BOP)
- Gestione della Liquidità Gestione oculata anche del debito.

Infatti, per ciò che riguarda i mutui, al 31 maggio 2004 sono stati estinti 75 mutui con la Cassa DD.PP. per un importo complessivo di euro 54.747.251,37 al tasso di interesse medio del 5,10% rifinanziati con l'emissione di BOP al tasso di interesse del 4,732% tale operazione ha consentito di risparmiare solo sul bilancio 2004 euro 2.022.325,82 e consente un ulteriore risparmio per gli anni successivi dal 2005 al 2018 di circa 117.000 euro l'anno. Complessivamente l'operazione ha consentito e consentirà all'ente un'economia, tenuto conto della retrocessione del 50% della ritenuta del 12,50% sugli interessi, di circa euro 2.800.000, a parità di rischio di tasso di interesse (fisso) e durata del periodo di ammortamento (20 anni).

Al 30 giugno 2005 sono stati estinti 8 mutui Cassa DD.PP. per un importo complessivo di 5.302.011,74 aventi tasso medio del 4,67% e sono stati emessi BOP aventi tasso di interesse di rifinanziamento del 3,75%. Fatto che ha generato un risparmio complessivo per la Provincia, come differenza dei valori attuali dei flussi finanziari prima e dopo l'emissione obbligazionaria, di euro 450.000,00 a parità di rischio di tasso di interesse (fisso) e durata del periodo di ammortamento (20 anni). La Provincia ha svolto un'attenta azione concernente anche la gestione della liquidità derivante dall'emissione di prestiti obbligazionari del 31 maggio 2004 e del 14 gennaio 2005 che ha comportato un gettito per l'anno 2006 derivante dal rendimento della suddetta liquidità di euro 1.370.000 circa. Tali operazioni hanno comportato interessi su anticipazioni e crediti: 2008: 2.591.173,26; 2009: 1.719.520,85; 2010: 1.116.000,00; 2011: 829.229,00; 2012: 559.130,00; 2013: 480.887,00.

L'Amministrazione Gabellone paventa il dissesto finanziario dell'Ente (strumentale!) adducendo come unica responsabile soprattutto l'Amministrazione guidata da Lorenzo Ria (1995-2004) che avrebbe creato un buco finanziario di 7.000.000 di euro, riveniente dall'iscrizione in bilancio di 7.000.000 di euro, insussistenti. Nulla viene detto su un aspetto fondamentale della difficoltà finanziaria dell'Ente riveniente da tagli secchi e strutturali operati dal Governo Berlusconi che si protrarranno negli anni sulle casse dell'Ente. Si fa presente che solo nel 2011 si ha una riduzione complessiva di trasferimenti erariali pari a 6.158.428,72, fatto su cui l'amministrazione Gabellone tace e proprio e soprattutto a seguito dei quali tagli la Provincia tenta, con l'aumento delle imposte, di finanziare il bilancio.

Sempre a proposito di disastro finanziario ereditato: come si può sbandierare il dissesto allorquando l'Ente non versa neppure in una situazione strutturalmente deficitaria? Se un ente fosse in procinto di dissesto e dunque come da più parti paventato non fosse nella possibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti, come si spiega che nel bilancio di previsione è stata prevista l'assunzione di mutui pari ad euro 48.228.024,00 nel quadriennio 2010-2013? E nel caso di specie: nel 2010: 10.508.024,00; nel 2011: 10.120.000,00; nel 2012: 11.900.000,00; nel 2013: 15.700.000,00. Questi pochi elementi dimostrano, ove ce ne fosse bisogno, la strumentalità complessiva dell'azione dell'Amministrazione Gabellone nell'affrontare seriamente tanto i problemi legati al bilancio (che risentono di una difficoltà generale a livello nazionale), quanto quelli inerenti il rilancio complessivo dell'ente di Palazzo dei Celestini.

Ancora una precisazione e sempre a proposito di presunte gestioni malaccorte precedenti quella di Gabellone. E' necessario far presente che nell'anno 2002 la Provincia è stata fatta oggetto di verifica amministrativo - contabile da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. A fronte dei rilievi mossi dal Ragioniere dello Stato Monorchio e delle controdeduzioni fornite dal Presidente della Provincia di Lecce Lorenzo Ria, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con nota del 13 settembre 2002, prot. n. 101764 riteneva "pienamente soddisfacenti le notizie fornite" e considerava conclusa la trattazione della pratica in esame. Con verbale n. 28 del 7 agosto 2009 ad oggetto "Verifica ordinaria di cassa e della gestione del servizio di tesoreria", sottoscritto dai Revisori dei conti Giovanni Francesco Conte e Giovanni Alemanno, si evince l'esistenza di un saldo positivo al 25 giugno 2009 presso la Tesoreria Provinciale dello Stato, come emerge dal giornale di cassa del Tesoriere, di risorse finanziarie pari a 15.165.509,11 (liquidità di cassa).

Inoltre i rendimenti degli investimenti effettuati negli anni tra il 2004 e il 2005 hanno comportato fino a tutto il 2009 circa 4.000.000 di interessi attivi. E' tanto vero questo che la Provincia di Lecce ha incassato da quelle operazioni somme per interessi pari nel 2009 a 1.719.520,85 euro, mentre nel 2010 ha previsto di incassare 1.116.000,00 di euro, nel 2011 829.229,00 euro, nel 2012 559.130,00 euro e nel 2013 480.887,00 euro. Circa la tanto paventata crisi finanziaria della Provincia si fa presente che al 31/12/2004, il patrimonio netto della Provincia di Lecce ammontava a 27,3 milioni di euro, in aumento rispetto al 2003 in cui ammontava a 24,9 milioni di euro.

Entrando nel merito del "buco" di 7.000.000,00 di euro è preliminarmente necessario far presente che tale situazione di "confusione" è stata originariamente determinata dal fatto che il Ministero dell'Interno non ha mai erogato puntualmente e per competenza i saldi per i trasferimenti erariali, anche a causa del fatto che essi potevano essere erogati solo quando la disponibilità sul conto aperto presso la Tesoreria Unica è pari ad un valore non superiore al 20% delle competenze assegnate per l'anno in corso dal Ministero dell'Interno (in particolare, con riferimento al Fondo ordinario, Fondo Perequativo, Fondo Consolidato e Fondo Sviluppo Investimenti – L. n. 449/1997). Dunque l'enorme massa di residui attivi "… è da imputare, essenzialmente, ai ritardi con cui lo Stato eroga i trasferimenti" (relazione Banca Nazionale del Lavoro – incontro di rating con FitchRatings, Lecce, 4 luglio 2005, pag. 103). Come riportato nella suddetta relazione (vedi pag. 107) "…. La Provincia di Lecce ha sempre iscritto in bilancio come residui attivi crediti certi nella loro esigibilità, procedendo regolarmente ad eliminarli nel momento in cui veniva meno tale condizione".

A conferma dell'affidabilità finanziaria della Provincia di Lecce, l'Agenzia FitchRatings nel 2005 ha valutato che il merito di credito della Provincia di Lecce è "a livello pieno c.d. Investment grade", ovvero adeguato per un investimento non speculativo, ed ha ottenuto la valutazione di rating di lungo periodo A+ (aspettativa bassa di rischio di credito ed elevata capacità di rimborso del debito) e di breve periodo F1+ (credito di altissima qualità e capacità di pagare eccezionalmente forte). Ciò conferma la correttezza dei dati contabili della Provincia, anche in merito ai trasferimenti erariali, i quali sono stati sempre allineati con i dati ufficiali riportati sul sito del Ministero dell'Interno, sia dal punto di vista delle spettanze, sia da quello dei pagamenti. Tanto è vero che nel 2005, quando la Provincia richiedeva ufficialmente al Ministero dell'Interno l'iscrizione dei residui di competenza dell'anno precedente, la competente Direzione del Ministero dell'Interno non ha mai obiettato alcunché, poiché i dati contabili della Provincia erano perfettamente allineati con quanto risultante sempre al Ministero dell'Interno. Tale situazione permane perfettamente allineata fino a tutto il mese di aprile 2010, quando lo stesso identico funzionario della Provincia, responsabile della gestione dei residui della Provincia degli ultimi quindici anni, comunicava al nuovo referente del Ministero dell'Interno che le somme per residui (che appena dopo 10 anni venivano messe in discussione) "coincidono con quelli indicati sul sito del vostro Ministero".

E correva l'anno 2010! Ovviamente lo stesso funzionario responsabile della Provincia allegava sia le risultanze contabili di Palazzo dei Celestini, che la tabella ministeriale stampata dal sito del Ministero dell'Interno in data 20 aprile 2010. Il nuovo referente del Ministero dell'Interno, Dipartimento per gli Affari interni e territoriali, Direzione Centrale della Finanza Locale, dott. Tarantino in data 24 maggio 2010, comunica una serie di dati finanziari da cui si evincerebbe a posteriori e con dovizia di particolari costantemente richiesti dalla Provincia di Lecce al precedente referente ministeriale (senza ottenere alcuna risposta!) che la Provincia a fronte dei 21.054.451,9 euro di residui attivi ne dovesse incassare invece 10.405.454,55 euro, per effetto di pagamenti di massa effettuati nell'anno 2004 senza dare, all'epoca e come richiesto dalla Provincia, alcun dettaglio dei periodi di competenza. Il Ministero dell'Interno, ancora una volta, sbaglia in modo grossolano. L'attuale Dirigente delle risorse finanziarie della Provincia, dott. Pantaleo Isceri con nota del 7 giugno 2010, prot. n. 49107 segnala al Ministero che non risultano effettuati, anche se riportati in altre precedenti comunicazioni, trasferimenti inerenti il contributo per sviluppo investimenti per l'anno 2003 pari ad € 1.732.970,40 e per l'anno 2004 € 1.170.677,00 per un totale dunque di € 2.903.647,4. Semplicemente un anno dopo e precisamente il 15 aprile 2011, prot. n. 0013310, il Ministero dell'Interno risponde in modo semplicemente allucinante: "… dal suddetto controllo è emerso che i relativi mandati di pagamento non sono stati emessi ….. si comunica che per l'erogazione dei citati contributi si provvederà a chiedere la reiscrizione di bilancio dei residui perenti …..". Come dire: scusate, ma ancora una volta ci siamo sbagliati!

Ma non è finita. In data 11 maggio 2011 (a conferma della confusione generata dal Ministero dell'Interno) l'attuale dirigente delle Risorse finanziarie della Provincia scrive al Ministero dell'Interno avendo "necessità di acquisire chiarimenti in merito alla non concordanza tra quanto risultante sul sito alla voce pagamenti e quanto da Voi comunicatoci in data 14 maggio 2010 con nota 0003136, nonché con quanto risulta da noi incassato ….". Finalmente, in data 26 maggio 2011, con nota 0019034 a firma del dott. Tarantino il Ministero dell'Interno si chiarisce le idee (e le chiarisce anche agli altri soggetti aventi diritto ad informazioni finanziarie certe) e comunica alla Provincia di Lecce " … che si è provveduto all'aggiornamento del sito internet di questa Direzione Centrale … ". Qualcuno dell'Aministrazione Gabellone prima di sbandierare ai quattro venti ipotesi di dissesto finanziario della Provincia e responsabilità addebitabili alle passate gestioni del centro sinistra si è preoccupato di valutare l'operato e il comportamento del Ministero dell'Interno?

Sembra normale che si possa indurre qualunque ente locale, nel caso specifico la Provincia di Lecce in errore, salvo rideterminare e riallineare a distanza di 11 anni le competenze (secondo il Ministero dell'Interno) effettivamente spettanti? Se i dubbi erano così evidenti come l'Amministrazione Gabellone intende far credere, perché l'attuale Amministrazione politica e tecnica non ha provveduto già dal 2010 ad eliminare i residui in questione? La risposta è assai elementare: perché perfettamente allineati con i dati finanziari forniti dal Ministero dell'Interno! Concludendo: siamo in presenza di operazioni straordinarie pari a circa 12.700.000 di euro (5.700.000+7.000.000) di minori entrate, quasi interamente coperte nel bilancio di previsione 2011, da alienazioni di beni dell'ente pari a 10.000.000 di euro e da un aumento delle entrate tributarie pari a 1.224.228,00.

Ciò che non è coperto e che si vorrebbe coprire con l'aumento delle imposte, è il taglio operato dallo Stato riguardante i trasferimenti erariali di oltre 6.000.000 di euro che rappresenta il vero buco del bilancio 2011 e su cui, risottolineo, nulla è stato detto, volutamente, dall'amministrazione Gabellone che evidentemente non può entrare in rotta di collisione con il Governo Berlusconi. Tagli che non incidono solo sul bilancio 2011, ma che in modo strutturale si ripeteranno a valere anche sui bilanci degli anni successivi.

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati