E, quando noi ci siamo insediati, nel 2009, abbiamo riscontrato un deficit di 23 milioni e 600mila euro
Il Presidente della Provincia di Lecce non ci sta nel limbo: c'è o non c'è questo buco finanziario di sette milioni di euro oltre i 5 già noti? Non si capisce e, forse, finchè una parte terza non accerterà i fatti non si saprà mai oggettivamente se c'è o meno. Nella conferenza stampa di ieri Gabellone, insieme all'asssessore Macculi e il dirigente Isceri ha snocciolato numeri e numeri. Nel ‘95, quando fu eletto presidente, la prima volta, Lorenzo Ria, la Provincia vantava un avanzo di amministrazione pari a ben 38 milioni e 730mila euro. Da quel momento l'Ente ha iniziato a spendere e investire, mantenendo comunque il bilancio in attivo. Questo fino al 2001, perché dal 2002 in poi il bilancio sarebbe stato «falsato» dall'inserimento dei 7 milioni "inesistenti". «Nel senso che se, nel 2002, era stato certificato un avanzo di 14 milioni, in realtà era solo di 7 milioni - ha spiegato l'assessore Macculi - Nel 2003 l'avanzo certificato era pari a 8 milioni, quello reale era di un milione.
E, quando noi ci siamo insediati, nel 2009, abbiamo riscontrato un deficit di 23 milioni e 600mila euro. E non avevamo neppure i soldi per pagare le bollette delle utenze. Nel giro di un anno siamo riusciti a ridurre quel disavanzo fino a meno 12 milioni e 800mila euro. E lo abbiamo fatto solo con tagli e risparmi a incarichi, consulenze e società partecipate. E senza vendere neppure un bene di proprietà della Provincia». Anche sul fronte indebitamento, Palazzo dei Celestini non se la passerebbe troppo bene.
«L'indebitamento, che nel 2009 noi abbiamo ereditato dal centrosinistra, era pari a 176 milioni di euro - ha proseguito Macculi - Siamo costretti a pagare ben 18 milioni l'anno per mutui contratti dai nostri predecessori». Gabellone ha poi chiarito che, con l'aumento sull'Rc Auto, la Provincia conta di recuperare circa 4 milioni e mezzo l'anno. E, poiché quell'addizionale sarà in vigore per 2 anni e 4 mesi, si presume che gli introiti si aggireranno, complessivamente, sui 10 milioni di euro. «Posso garantire che, quando la situazione finanziaria dell'Ente sarà regolarizzata - ha assicurato il presidente della Provincia - non avremo nessun problema a fare dietrofront rispetto alla decisione assunta sull'Rc Auto».