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Data: 28/12/2010 - Ora: 11:19
Categoria:
Politica
Il Bilancio tiene conto soprattutto delle esigenze dell’ente Regione, non considerando quelle dell’intero Sistema Puglia e in particolare quelle degli enti locali i quali rimangono fortemente penalizzati dai tagli sia di livello nazionale che regionale
Il Comitato direttivo ANCI Puglia riunitosi ieri lamenta il mancato riscontro della propria nota dello scorso 16 dicembre, nella quale l'Associazione sottolineava l'errato metodo e merito di concertazione interistituzionale, così come previsto dalle norme e la mancata disponibilità ad un apposito incontro con gli enti locali per discutere i contenuti del bilancio. Nel suddetto documento l'ANCI Puglia chiedeva la riqualificazione della spesa regionale ed il contestuale sostegno delle entrate con adeguate scelte, evitando così che i sacrifici ricadessero interamente su Comuni e cittadini pugliesi. Il Bilancio tiene conto soprattutto delle esigenze dell'ente Regione, non considerando quelle dell'intero Sistema Puglia e in particolare quelle degli enti locali i quali rimangono fortemente penalizzati dai tagli sia di livello nazionale che regionale, con le gravi preoccupazioni che il tutto si ripercuota sulle municipalità e sull'anello debole che esse rappresentano, aumentando la forbice delle disuguaglianze, con il rischio concreto che i servizi minimi essenziali non possano essere garantiti.
Forte è la sensazione se non la certezza che la credibilità, la responsabilità e l'efficacia dell'azione dei sindaci e quindi dei comuni, diventi sempre più terra di frontiera con il rischio che settori trainanti vengano interamente saltati nell'esplicitazione pragmatica dei nostri bilanci che rischiano di essere sviliti con tutto ciò che gravita attorno ad essi. "Siamo convinti che la Regione come da norma deve innanzitutto pensare a programmare e a legiferare lasciando agli enti locali il compito della gestione amministrativa (valga per tutti il caso del Teatro pubblico pugliese per il quale ribadiamo la nostra posizione per una gestione maggioritaria a favore dei comuni) cosa che non intravediamo, a nostro parere, in questo bilancio, dove l'anello mancante della concertazione con l'autonomie ha fatto venir meno non solo il dialogo ma soprattutto le sollecitazioni doverose che potevano rivenire tramite ANCI, per le comunità che tanto si attendono in termini di riscontro. Avremmo gradito maggiore attenzione in un passaggio e in un momento così importante quale quello dell'approvazione del bilancio. Non escludiamo quindi conseguenzialmente, ulteriori azioni concrete di rimostranza rispetto a tale atteggiamento".
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