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Amianto a Galatone, sale la protesta

Data: 23/01/2014 - Ora: 14:04
Categoria: Politica

amianto

Il sindaco Nisi si attiva per i controlli

Si allarga e monta la preoccupazione attorno all'eventualità che ben 25.000 tonnellate di amianto arrivino al porto di Gallipoli destinazione impianto in contrada Vignali - Castellino a Galatone.
L’impianto da infrastruttura a tutela del territorio, che poteva smaltire i rifiuti della nostra città e dei comuni limitrofi, diventa ora la pattumiera d’Italia, provenendo tali quantitativi fuori dai confini regionali.
"Occorre a questo punto allertare l’opinione pubblica - scrive il Pd di Galatone - perché questa bomba ecologica sia fermata. Essa, infatti, finirebbe per ferire irreparabilmente il nostro territorio per un tempo lunghissimo e ponendo a gravi rischi la salute dei galatonesi di oggi e di domani.
Il Comune subisce poi lo sfregio sulle sue potenzialità turistiche, storiche, culturali e naturalistiche risultando un comune con elevato tasso di inquinamento.
Il Sindaco deve spiegare non solo perché ha dato il suo parere favorevole all’ampliamento della discarica fino a 5 volte rispetto alla sua originaria dimensione (da m3 13.500 a m3 85.886), ma anche perché sul piano territoriale ciò avvenga solo qualche mese prima dell’atteso scarico delle 25.000 tonnellate.
Si tratta quindi di un affare di 16.250.000 € se si considera che il prezzo medio di mercato per lo smaltimento è di 0,65 € al Kg e che i Kg attesi sono 25 Milioni.
Ora auspichiamo che le istituzioni, a tutti i livelli, Comune in prima fila si attivino per scongiurare questo disastro ambientale annunciato e lo facciano prima che le navi attracchino al porto di Gallipoli dove sono attese, nei prossimi giorni.
Stiamo promuovendo con le altre forze politiche e la cittadinanza, a partire dalle Scuole e dalle Associazioni incontri per manifestare il nostro dissenso , ed impedire l’inquinamento della nostra città".

Pronta la risposta del sindaco Nisi arrivata in redazione pochi minuti fa: "Quell’amianto, stanti le notizie trapelate da giorni e apparse sul ‘Quotidiano’ di ieri mattina, - dice Nisi - dovrebbe essere trasportato e smaltito presso la discarica della Ditta R.E.I., ubicata alla Contrada ‘Castellino’ in agro di Galatone ed autorizzata sin dal 2009 per i rifiuti inerti e dal 2011 per l’amianto". Il primo cittadino ritiene che è necessario porre in essere tutte le attività di controllo e di verifica del caso, sia all’interno dell’area portuale, sia durante la fase del trasporto fino alla discarica, sia per lo smaltimento all’interno della stessa. Il Sindaco Nisi aggiunge che innanzi tutto è necessario verificare la compatibilità del materiale di rifiuto, nonché le reali quantità da smaltire – in considerazione di quanto in generale previsto negli atti autorizzativi ed in particolare rispetto alle "prescrizioni generali sul conferimento" – tenendo presente la capienza della discarica per come autorizzata. Da giorni il Sindaco Nisi è in stretto contatto con l’Ufficio Ambientale della Provincia di Lecce. I cittadini, afferma Livio Nisi, hanno diritto di sapere che l’Amministrazione Comunale è sempre presente laddove le problematiche ambientali e i risvolti sulla salute pubblica assumono carattere di rilevanza. Proprio con tale obbiettivo Egli ha trasmesso una missiva alla Capitaneria di Porto di Gallipoli, all’Ufficio Ambiente della Provincia di Lecce, alla Polizia Provinciale, all’Ufficio Controllo e Gestione del P.R.A.E., all’ARPA Puglia ed all’ASL, con la quale ha chiesto collaborazione, maggiori informazioni, controlli e verifiche.

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