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A Galatina la prima conferenza servizi per piano sociale di zona

Data: 04/01/2010 - Ora: 09:08
Categoria: Politica

nei giorni scorsi la riunione con l'assessore regionale Elena Gentile

Si è celebrata nei giorni scorsi a Galatina la prima Conferenza di Servizi cheha sancitol'approvazione del Piano Sociale di Zona 2010/2012 per l'ambito territoriale di riferimento (che comprende oltre al comune capofila, anche i centri di Cutrofiano, Soleto, Aradeo, Neviano, Sogliano Cavour). Un traguardo tagliato a tempo di record, visto che i termini fissati dalla Regione per l'approvazione dei Piani Sociali di Zona sono appena scaduti.
"L'esperienza del primo triennio – sottolinea Anna Maria Candela, dirigente del Servizio Programmazione Sociale e Integrazione dell'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Puglia, che ha presenziato all'iniziativa – ci ha consentito di riflettere con attenzione alle modalità da introdurre per il secondo triennio perché non si dovesse assistere di nuovo a tempi biblici per l'approvazione dei Piani di Zona e per la loro attivazione" Con l'approvazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali 2009-2011 sono state definite le nuove modalità e le rigide scadenze temporali per la approvazione dei Piani Sociali di Zona in ciascun Ambito territoriale sociale.
La rigidità dei tempi e delle procedure è dettata anche dalla decisione di dare piena applicazione alle norme regionali in materia di poteri sostitutivi esercitati dalla Regione, mediante la nomina di commissario ad acta, in caso di inadempienza dei Comuni. Il piano di zona è lo strumento di programmazione delle politiche sociali, finalizzato alla realizzazione della rete dei servizi sociali e che contribuisce al benessere delle persone e a migliorare la qualità della vita individuale e comunitaria. La scelta forte che la Giunta Regionale ha inteso adottare, previa condivisione con l'ANCI Puglia, ma anche con le parti sociali e le altre istituzioni pubbliche coinvolte, è stata essenzialmente dettata dalla necessità di assicurare a tutti i cittadini pugliesi il riavvio dei servizi sociali e sociosanitari finanziati con i Piani di Zona in tempi rapidi e tali da non arrecare disagi alla vita quotidiana di migliaia di soggetti fragili e loro nuclei familiari.
"Definire la procedura di diffida e commissariamento ad acta per i Comuni inadempienti dovrebbe, secondo noi – prosegue Candela - consentire di superare quelle frizioni spesso di natura solo politica quando non personale, che rallentano in modo talvolta incredibile l'iter di approvazione del piano. Basti pensare che per il primo triennio vi sono stati alcuni ambiti territoriali per i quali è stato possibile approvare il rispettivo PdZ solo un anno e mezzo dopo i termini fissati dalla Regione". La decisione di applicare i poteri sostitutivi, tuttavia, non è l'unico elemento che spiega la straordinaria, per certi versi, attivazione di molti ambiti territoriali in queste settimane, a ridosso della scadenza: si deve registrare come una importante innovazione e semplificazione anche la introduzione, per la prima volta in Italia, della Conferenza di Servizi per l'approvazione del Piano Sociale di Zona, che coinvolge contestualmente tutte le istituzioni interessate e principalmente i Comuni, la Regione, la ASL e la Provincia.
Mentre si celebra la prima Conferenza di Servizi, per l'approvazione del Piano Sociale di Zona di Galatina, sono già 14 gli altri ambiti territoriali che hanno già indetto e convocato o hanno fatto proposta di convocazione della Conferenza di Servizi entro la fine di gennaio, e tra questi molti hanno già provveduto alla trasmissione di tutta la documentazione per la necessaria fase istruttoria. Un fitto calendario di incontri prevede numerosi appuntamenti nel mese di gennaio: il 13 sarà la volta di Mesagne e Ostuni, il 15 di Maglie e Lecce, e poi a seguire nelle settimane successive Gallipoli, Gagliano del Capo, Canosa, Poggiardo, Foggia; e ancora gli ambiti di Molfetta, Trani, Putignano, Barletta e Grottaglie hanno chiesto di definire in modo concordato la data di convocazione, sempre nel mese di gennaio. «Siamo tutti molto soddisfatti della reazione che il territorio pugliese e le sue istituzioni migliori hanno avuto nei confronti di procedure semplificate e di tempi certi – interviene l'Assessore Elena Gentile - anche questa, secondo me, è l'immagine di un Sud che cresce, moderno ed efficiente, capace di pensare alle scadenze non come termini da prorogare, ma date da onorare e capace di pensare alle politiche sociali come occasione di programmazione, di investimento e di ripensamento del proprio territorio e della sua qualità della vita. Ora occorre lavorare perché insieme a queste luci si riducano le ombre, date dalle amministrazioni più lente e dai territori più divisi, ma soprattutto per fare in modo che i Piani di Zona che saranno via via approvati generino nel più breve tempo possibile effetti concreti e positivi per i cittadini, che nel primo triennio non hanno sempre capito quali fossero i vantaggi per loro derivanti da un astratto Piano di Zona».
A partire da oggi partirà la ricognizione sistematica in tutti gli ambiti territoriali per individuare le situazioni in grave ritardo, che ad esempio non abbiano avviato o concluso neppure la fase di ascolto e dei tavoli tematici per la prima elaborazione del Piano di Zona, o che non abbiano definito accordi per la costituzione della forma associativa. In tutti gli ambiti che dovessero risultare in serio ritardo interverrà entro il 15 gennaio la delibera di Giunta Regionale di diffida ad adempiere ai compiti assegnati ai Comuni dalle norme regionali e dal Piano Sociale entro 30 giorni, decorsi i quali saranno nominati i commissari ad acta. Grande il lavoro in queste settimane anche negli uffici regionali, per assicurare a tutti gli Ambiti territoriali la necessaria collaborazione per preparare le Conferenze di Servizi ma soprattutto per assicurare quasi in tempo reale una approfondita istruttoria tecnica, tale da consentire ai dirigenti regionali che intervengono in rappresentanza della Regione nelle stesse Conferenze di esprimere parere favorevole, necessario peraltro per assicurare il finanziamento del Piano di Zona.

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