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Data: 14/07/2025 - Ora: 11:38
Categoria:
Economia
La Puglia esporta ogni anno verso gli Stati Uniti merci per oltre 900 milioni di euro e gli USA rappresentano uno dei principali sbocchi extra-UE per molte filiere regionali.
"L’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti su prodotti chiave del Made in Italy rappresenta una seria minaccia per l’economia pugliese, fortemente votata all’export e alle filiere agroalimentari, meccaniche e manifatturiere. Serve un’azione immediata da parte del Governo e dell’Unione Europea per garantire la tenuta occupazionale e produttiva del nostro sistema industriale".
È quanto afferma Sergio Fontana, Presidente di Confindustria Puglia, commentando l’annuncio dell’amministrazione USA sull’inasprimento delle politiche commerciali nei confronti dei partner europei.
"I dazi su olio d’oliva, pasta, vino, componentistica meccanica e altri beni strategici per la nostra regione mettono a rischio la competitività di centinaia di imprese pugliesi – spiega Fontana –. Parliamo di eccellenze che portano il nome della Puglia nel mondo e che ora si trovano penalizzate in uno dei mercati più importanti per l’export italiano."
La Puglia esporta ogni anno verso gli Stati Uniti merci per oltre 900 milioni di euro e gli USA rappresentano uno dei principali sbocchi extra-UE per molte filiere regionali.
In un contesto economico già fragile, aggravato dalla svalutazione del dollaro, che rende più onerosi gli acquisti all’estero per i consumatori americani, l’introduzione di barriere commerciali rappresenta un ulteriore ostacolo per le nostre aziende. È fondamentale che l’Europa dia una risposta coesa e tempestiva per tutelare le filiere produttive più esposte."
"Chiediamo con forza – conclude Fontana – che si attivi una diplomazia economica efficace e che vengano messe in campo misure urgenti di supporto per le aziende più esposte, in particolare pmi e imprese esportatrici, richiamando l’attenzione delle istituzioni nazionali ed europee sulla necessità di difendere con determinazione l’accesso equo ai mercati globali, promuovendo un commercio basato su regole chiare e reciproche. Il sistema produttivo del Mezzogiorno, già sotto pressione, non può subire ulteriori ostacoli alla sua crescita e sarebbe aggravato dalla svalutazione dell’euro rispetto al dollaro, che rende più onerose le importazioni e meno remunerative le esportazioni . In un momento storico in cui si parla di ZES Unica, coesione e rilancio del Sud – conclude Fontana – i dazi rischiano di vanificare gli sforzi fatti per rafforzare la competitività. Non possiamo permettercelo. La Puglia deve continuare ad essere ponte economico verso il Mediterraneo e il mondo."
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