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Mediterraneo: protezione giuridica per i coralli

Data: 27/02/2018 - Ora: 18:16
Categoria: Attualità

Mediterraneo: protezione giuridica per i coralli

Le specie in questione sono i coralli gialli, solitari, arancioni e bambou

I paesi membri della Convenzione di Barcellona per la protezione dell’ambiente marino e della regione costiera del Mediterraneo contro l’inquinamento, riuniti a Tirana (17/20 dicembre 2017), hanno deciso di riconoscere protezione giuridica a 4 specie di coralli d'acqua fredda minacciati di estinzione. Le specie in questione sono i coralli giallo, solitario, arancione e bambou.

I 22 paesi membri della Convenzione di Barcellona hanno deciso di includerli nell'annesso II (il Protocollo Asp relativo alle aree specialmente protette e alla diversità biologica nel Mediterraneo) in qualità di specie in pericolo o in via di disparizione nel Mediterraneo, come ha indicato, in un comunicato, Oceana, un’organizzazione internazionale che si occupa di preservare e difendere gli oceani. Secondo Oceana, questa decisione contribuirà alla conservazione della fauna che vive e dipende da questi giardini marini. Tutti questi coralli sono minacciati di estinzione e la loro inclusione come specie in pericolo nella Convenzione di Barcellona è un importante passo avanti nella conservazione del Mediterraneo tutto.

"Le specie più emblematiche di coralli d’acqua profonda sono ormai protette giuridicamente a livello internazionale, uno step essenziale per gli ecosistemi marini", spiega il direttore scientifico di Oceana in Europa, Ricardo Aguilar.

La riunione di Tirana ha ugualmente conosciuto la firma di una dichiarazione ministeriale che ha per obiettivo di promuovere ulteriormente la conservazione marina. Questa dichiarazione contiene degli impegni per una migliore gestione dei rifiuti marini e per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, invitando le parti firmatarie ad accelerare la creazione di aree marine protette nel Mare Nostrum.

"Uno dei mezzi più efficaci per proteggere le specie d'acqua profonda vulnerabili è di dichiarare le aree marine protette. Attualmente, solo il 7% del Mediterraneo beneficia di protezione. La dichiarazione di Tirana è quindi l'occasione per i paesi della regione di passare dalle parole ai fatti e di raggiungere l'obiettivo di uno sviluppo duraturo" riferisce Ricardo Aguilar.

La Convenzione di Barcellona, di cui il governo spagnolo è depositario, fu adottata il 16 febbraio 1979 dalla Conferenza dei plenipotenziari degli Stati costieri della regione mediterranea per la protezione contro l’inquinamento.

Edizione italiana a cura di Francesca Quarta

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