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Xylella, il primo caso a Ostuni

Data: 20/10/2016 - Ora: 15:33
Categoria: Attualità

xylella

Coldiretti: lotta senza quartiere all'insetto vettore

"Il ritrovamento del primo albero infetto a Rosa Marina, frutto della ripresa dei monitoraggi che abbiamo sempre ritenuto determinanti per fotografare il reale stato della situazione, è la dimostrazione nei fatti che la Xylella fastidiosa sta avanzando e ciò non ci sorprende. Allo stato attuale la ‘sputacchina’ è allo stadio adulto e sta deponendo le uova che schiuderanno tra la fine dell’inverno e la primavera. Gli olivicoltori non vanno lasciati in balia delle onde, va loro indicato un percorso chiaro, nel pieno rispetto della condizionalità, affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche, ma anche i Comuni e tutti gli enti pubblici devono garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali. Serve il coinvolgimento di tutti i soggetti della società civile, economica, politica e istituzionale nella lotta senza quartiere all’insetto vettore, seguendone il ciclo biologico, in modo che anche la Puglia non agricola si immunizzi contro gli attacchi della ‘sputacchina’". E’ il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a commentare la notizia diffusa dalla Gazzetta del Mezzogiorno di un nuovo caso accertato di infezione ad Ostuni.

In Puglia il 15% della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica. L’olivo copre una superficie pari a circa 55.000 ettari che rappresentano il 32% del totale delle superfici bio, su un totale regionale di 171mila ettari e il 20% della produzione nazionale. In Puglia l’olio è una risorsa preziosa e l’olivo rappresenta il paesaggio, la storia, il turismo e soprattutto occupazione. E’ necessario – secondo la Coldiretti Puglia – che l’attività di profilassi continui inessante, in modo da tutelare il patrimonio olivicolo dell’intera Puglia che rappresenta quasi il 40% della produzione olivicola italiana, conta un fatturato di 522 milioni di euro l’anno. Il tessuto imprenditoriale è rappresentato da 270mila imprese olivicole esistenti, pari al 22% delle aziende italiane.

"Potrebbero essere create straordinarie opportunità di lavoro in agricoltura – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – grazie alla norma regionale sul ReD (reddito di dignità) per rendere efficace una misura dal carattere universale di inserimento di operatori che, se opportunamente formati, potrebbero essere impiegati nelle misure anti Xylella dagli Enti Locali nella pulizia delle aree soprattutto demaniali e comunali e dalle organizzazioni dei produttori nell’applicazione delle buone pratiche agricole, previste dalla normativa vigente per contrastare la patalogia, prevedendo potature straordinarie degli alberi di ulivo".

Al contempo, sul fronte della ricerca scientifica per contrastare il ‘complesso del disseccamento rapido dell’ulivo’ la Puglia, aiutata da una UE più responsabile, potrebbe ispirarsi – secondo Coldiretti Puglia - al modello francese della unità di ricerca congiunta (UMR), un'entità amministrativa, con proprio bilancio, creata dalla partnership di differenti istituzioni scientifiche dai cui organici vengono selezionate le migliori competenze sugli specifici temi di ricerca. Un esempio in campo fitopatologico è l'unità di "Biologia e genetica delle interazioni pianta-patogeno" di Montpellier che studia – aggiunge Coldiretti Puglia - le malattie delle piante, con l'obiettivo di proporre metodi di controllo razionali. I ricercatori del BGPI appartengono a differenti enti di ricerca, come il SUPAGRO, il CIRAD e l’INRA e lavorano in maniera coordinata su virus, batteri e funghi, compresi gli organismi da quarantena e i patogeni per le piante temperate e tropicali. I principali ambiti indagati sono dinamica delle popolazioni di malattie emergenti, meccanismi di patogenicità e resistenza della pianta.

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