Quel che si può respirare ad un concerto di Vasco Rossi va aldilà delle retoriche, dei "già visto", dei mille altri concerti; è tutt'altra musica; oltre che musica, è coinvolgimento, è stranezza se vuoi ma è qualcosa che preme dentro e che vorrebbe liberarsi fuori, e si libera non appena le luci si accendono e Vasco appare. Il look è trasgressivo così come la sua vita e la sua musica però lo avverti, ha dentro un'anima, un'anima dolce come la prima parte del concerto, un'anima deliziata con parole poetiche che rimembrano e scavano nei ricordi nella vita di ognuno di noi...Qualcuno presente al concerto di ieri sera a Galatina potrebbe esclamare: "Eh, se non ci sei non credi". Dicevamo, la prima parte è dolce, malinconica, ti obbliga a pensare anche se è da un bel pezzo che non ti accadeva più, la seconda è rock duro e puro, è rabbia è sentimento forte che scuote anche il più mite degli animi. Ieri sera erano in ventimila al Quartiere fiera di Galatina, giovani, giovanissimi arrivati da tutta la provincia. Non son mancati quelli che, aspettando il re dei rocker italiani, si è lasciato andare a qualche bacio ed effusione, giusto e bello. Momento toccante ed emozionante quando sul grande schermo è apparso Massimo Riva morto pochi mesi fa per droga abbracciato a Vasco durante il concerto di Imola dello scorso anno intenti a cantare " Gli spari sopra". (MN)