Solo il 6% dei Comuni ha emanato il regolamento delle tariffe da applicare all'Imu, la tassa sulla casa che va pagata da quest'anno con la prima rata in scadenza il 16 giugno. E' solo di ieri l'allarme dei Caf, Centri per l'Assistenza Fiscale, i quali non sapranno quale aliquota applicare e il rischio è quello di far pagare in maniera errata o di produrre dichiarazioni mendaci. Quindi, chiedono a Monti si spostare la prima scadenza.

Queste parole basta applicarle a Lecce e il pasticcio è presto fatto. Il 20 marzo scorso, l'Amministrazione ha ritirato la delibera relativa al regolamento dell'Imposta Municipale Unica, l'Imu appunto, con la rassicurazione dell'Assessore Monosi: "In caso di vittoria della coalizione del centrodestra alle prossime elezioni amministrative posso garantire fin d'ora che non aumenteremo le tasse sull'Imu. Ci limiteremo ad applicare le aliquote imposte dal governo Monti". Le imposte del Governo Monti prevedono un minimo e un massimo, per le prime e per le seconde case c'è una casistica di tariffazione varia, quindi,ad oggi, un cittadino leccese non sa quale aliquota applicare alla prima e alle seconde case. In termini temporali, facciamo due conti: le amministrative saranno il 6 e il 7 maggio, se si vince al primo turno, tempo venti giorni/un mese e si decide il regolamento e arriviamo comunque a inizio giugno; se ci sarà il ballottaggio tutto viene rinviato di altri 15 giorni. In questo caso e a conti fatti si arriverà dopo la prima decade di giugno. Con le dichiarazioni dei redditi che incombono e la scadenza della prima rata dell'Imu al 16 giugno.