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Data: 19/04/2011 - Ora: 17:06
Categoria:
Cultura
La Chiesa dell’Immacolata Concezione è ubicata nel cuore del centro storico di Muro Leccese, in Piazza del Popolo
Questa sera, alle 19.00, sarà consegnato alla comunità di Muro Lecce, completamente restaurato, l'altare maggiore della Chiesa dell'Immacolata. I lavori eseguiti dalla Ditta Santa Croce Restauri di Castrì di Lecce sono stati voluti e realizzati dalla locale Confraternita dell'Immacolata con contributi devoluti dai fedeli. Alla inaugurazione del restaurato altare interverranno il Parroco D. Remo Esposito, il Sindaco di Muro Leccese Gabriella Cretì, il Consigliere Regionale Salvatore Negro e il dott. Giangreco della Sovrintendenza oltre ai relatori dott. Brocca e dott. Patella.
Cenni storici
La Chiesa dell'Immacolata Concezione è ubicata nel cuore del centro storico di Muro Leccese, in Piazza del Popolo, e insieme alle altre facciate dei palazzi signorili che si affacciano sulla stessa piazza costituisce un complesso di interesse architettonico ed artistico di pregevole valore storico. A giusta ragione è considerata una delle "sette stelle del barocco leccese". L'interno ad aula unica, di forma ovale, che si conclude nell'abside rettangolare, è coperto da volta a botte unghiata, rivestita di stucchi, come le pareti laterali finemente sagomate da specchiature e lesene coerenti allo stile della facciata, in una rara continuità tra esterno ed interno. I riquadri delle pareti sono alloggiati da tele raffiguranti il ciclo della vita della Madonna: la Natività di Maria, la Purificazione, l'annunciazione, la Visita di Maria a Santa Elisabetta e la Presentazione di Gesù al Tempio. Altre tele sono quella della Unzionedegli Infermi e dell'Immacolata; quest'ultima costituisce la pala dell'altare maggiore. Sul lato sinistro della Chiesa si conserva un'acquasantiera in marmo di pregevole valore donata ai padri domenicani nel 1584 dal Principe di Muro Giovan Battista Pronobilissimo. Originariamente era una piccola Chiesa, in cui ordinariamente si radunava la Congregazione, posta sul lato occidentale della Piazza, di fronte alla Chiesa Madre. Intorno agli anni 1778-87 sui ruderi della preesistente cappella, l'architetto Emanuele Orfano progettò l'edificio e la relativa facciata in stile rococò. La facciata, divisa in due ordini da un cornicione, termina con un articolato frontone curvilineo raccordato da volute. Sull'ordine inferiore si apre l'ampio portale sul quale è posizionata una sfarzosa nicchia a forma di baldacchino con statua dell'Immacolata; sull'ordine superiore, invece, si apre un finestrone centrale decorato da un'elaborata cornice.
Due grandi arcate, addossate alle murate laterali con funzione statica, completano il prospetto. Altare maggiore L'altare, opera di maestranze locali, realizzato in pietra leccese, risale al periodo della costruzione della Chiesa. È collocato sulla parete di fondo dell'abside. Guardandolo frontalmente ha un effetto scenografico e sembra tutto uno: in realtà è formato da due strutturee architettoniche distanziate una dall'altra. Una parte centro-inferiore dell'altare è posizionata più avanti quasi al centro dell'area absidale, formato da una mensa e da due gradoni con al centro il tabernacolo e due angeli, uno per lato. L'altra parte dell'altare è addossata sulla parte di fondo dell'abside ed è costituita ai lati da tre colonne, di cui la centrale tortile, con capitelli, decorate da foglie di acanto e ricche volute.
Al centro di esse è raffigurata la tela che raffigura l'Immacolata Conecezione, delimitata da una cornice ricca di volute e volti di puttini. Il fastigio di forma piramidale, determinato da un plasticismo e da elementi decorativi, si dota di due angeli, uno per lato, a figura intera. L'altare maggiore nel suo insieme presenta i caratteri propri dell'architettura del settecento, in stile barocco alquanto contenuto. Esso è coperto da diversi strati di finiture di smalti sintetici, frutto di numerosi interventi precedenti, di cui l'ultimo è di colore grigio chiaro, che copre le forme rendendo l'opera illeggibile nella plasticità originaria. I tasselli stratigrafici eseguiti su alcune parti dell'altare indicano decorazioni policrome e parti indorate a mecca. Le operazioni di consolidamento, pulitura e restauro dell'altare maggiore sono stati supportati da specifici esami stratigrafici con sezioni sottili, che hanno permesso l'individuazione di elementi di conoscenza sull'altare, sia per gli interventi precedenti che sui materiali da impiegare. Il restauro ha inteso riportare le opere in luce, risanare e reintegrare la policromia originaria dell'altare.
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