Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 08/11/2018 - Ora: 14:43
Categoria:
Politica
Sabato 10 novembre alle ore 9.30 in via XXV Luglio
"No" ad un disegno di legge che, se approvato dal Parlamento, riporterà indietro di 40 anni l’orologio del diritto di famiglia. Sabato 10 novembre, sindacati e associazioni manifestano la propria netta contrarietà al Disegno di Legge numero 735 presentato in Senato dal senatore Simone Pillon il 9 agosto 2018, ai più noto come «Decreto Pillon». Anche a Lecce, come in molte altre città italiane, sindacati, associazioni e tante realtà della società civile, cittadine e cittadini manifesteranno contro l’impianto del disegno di legge che modifica il diritto di separazione e affido.
Il presidio, che partirà alle 9.30 in via XXV Luglio davanti all’ingresso della Prefettura di Lecce, è organizzato dalle sezioni territoriali di Anpi, Arci, Cgil e Uil, che durante la mattinata consegneranno un documento al prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta.
Le organizzazioni hanno diramato un comunicato in cui si legge:
"NO alla mediazione obbligatoria e a pagamento
NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori
NO al mantenimento diretto
NO al piano genitoriale
NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale
Se verrà approvato il Disegno di Legge Pillon e gli altri tre disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, separazione ed affido rischiano di diventare un campo di battaglia permanente. Gli alti costi imposti della mediazione a pagamento influiranno fortemente sulla scelta di separazione vietando il divorzio a chi economicamente non sarà in grado di affrontarlo.
La doppia residenza dei figli lederebbe fortemente il diritto dei minori alla stabilità, alla continuità ed alla protezione, soprattutto in presenza di maltrattamenti .
Inoltre il ddl non tiene conto delle differenze economiche e reddituali dei genitori nel mantenimento diretto dei figli, il che penalizzerebbe, ancora una volta, le donne, la parte in genere economicamente più debole delle coppie, perché su di esse grava il lavoro di cura e perché hanno mediamente stipendi più bassi anche a parità di lavoro.
Infine, l’obbligatorietà dell’incontro con l’altro genitore, anche in presenza di maltrattamenti, non tiene conto della libera volontà del minore di rifiutarsi, e addirittura sanziona l’altro genitore accusandolo di alienazione parentale, che ad oggi non ha alcun fondamento scientifico né normativo.
Per tutte queste ragioni, chiediamo il ritiro immediato del Disegno di legge Pillon".
Data: 10/01/2023
La Via Appia Regina Varium, candidata a Patrimonio Unesco
Data: 19/12/2022
Nuovo treno regionale Lecce-Bari in un'ora e ventitre minuti
Data: 24/11/2016
Referendum Costituzionale: Le ragioni per una scelta
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2024
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati