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Zazzera sulle tendopoli: vietato entrare ai parlamentari, prerogative sospese

Data: 05/04/2011 - Ora: 12:59
Categoria: Cronaca

Zazzera sulle tendopoli: vietato entrare ai parlamentari, prerogative...

"Mi è stato impedito di visitare personalmente la struttura adducendo motivazioni risibili"

"La tendopoli allestita a Manduria per accogliere i migranti è priva di titolarità giuridica ed è fuori legge in quanto non prevista nella Legge Bossi-Fini voluta da questo governo e dalla Lega Nord. La tendopoli allestita infatti non è un centro di identificazione ed espulsione (CIE), né un CARA e neppure una struttura detentiva. Il Ministro Maroni ci dica allora che cos'è." E' quanto dichiarato dall'on. Pierfelice Zazzera recatosi nella giornata di ieri presso la struttura per constatare di persona la situazione dei cittadini stranieri ospitati. "Prendo atto peraltro che sono stati sospesi in questo paese i diritti democratici e le prerogative parlamentari. Infatti mi è stato impedito di visitare personalmente la struttura adducendo motivazioni risibili.

Quanto sta accedendo è di estrema gravità - prosegue l'on. Zazzera - perché apre un pericoloso precedente che nel futuro potrebbe portare a limiti delle prerogative parlamentari nell'esercizio delle funzioni di controllo anche per altre strutture pubbliche come i CIE, le carceri e gli ospedali. Il Ministro Maroni ritiri immediatamente questa circolare indecente che peraltro permette a tutte le associazioni convenzionate con il ministero di poter accedere alla tendopoli. I parlamentari pur non citati nell'elenco degli esclusi ad un contatto personale con la prefettura di Taranto mi è stato risposto che l'esclusività riguarda solo i soggetti citati nella circolare altri, compresi i parlamentari, non possono entrare nella struttura. Evidentemente dobbiamo convenzionarci con il Ministero degli Interni per poter espletare le nostre funzioni." "Nel corso della mia visita, in cui mi è stato gentilmente chiesto da responsabili delle forze dell'ordine di non insistere nella mia richiesta di visita alla struttura, ho provato a contattare il Ministero degli Interni al fine di ottenere una motivazione scritta al diniego.

Mi è stato impossibile rintracciare qualcuno al Ministero degli Interni il cui responsabile, indicato nella persona del prefetto Minati, più volte contattato dal sottoscritto si è fatto precedere da una persona indicata come segretario, ma che in realtà mi ha riferito essere il suo autista. In pratica presso gli uffici del Viminale - conclude il deputato pugliese - per chi vuole avere informazioni sulla vicenda dei migranti risponde non un dipendente del ministero né il prefetto Minati, ma il suo autista. A conferma del totale stato di confusione in cui versa questo governo e il suo Ministro degli Interni, il quale prima si dimette e meglio è per tutti."

"Presso la stazione di Oria ho trovato una situazione drammatica e ormai fuori controllo. Alla notizia dell'accordo raggiunto a Tunisi sul possibile rimpatrio forzato, alcuni tunisini hanno inscenato - prosegue l'on. Zazzera - atti di autolesionismo e di protesta a cui ho personalmente assistito. Intorno non c'era un dispiegamento di forze dell'ordine, ma pochi Carabinieri in grande difficoltà e alcuni volontari impegnati a tenere bassa la tensione tra i migranti più esagitati."

"Il Ministro Maroni non può imporre al territorio e agli enti locali pugliesi scelte calate dall'alto. Il problema dei flussi migratori - conclude il deputato pugliese - si risolve con il massimo della condivisione nelle scelte e la partecipazione alle decisioni. Il Ministro Maroni trovi con la regione Puglia e le associazioni di volontariato una risposta adeguata che preveda per prima cosa la chiusura immediata della tendopoli e l'accoglienza in più centri per i cittadini stranieri ospitati a Manduria al fine di avere un maggior controllo della situazione che in questo momento sta sfuggendo di mano per l'incapacità del governo e del Ministro degli Interni."

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