Otto salentini sono i nquesti giorni attenzionati dalla Procura di Bergamo per l'omicidio di Yara Gambirasio perchè nei giorni del sequestro e dell'omicidio della ragazzina i loro celluari hanno agganciato le celle telefoniche che «coprono» l'area del terribile delitto. Sembra comunque certo che si tratti di persone residenti a Gallipoli, Galatina, Otranto, Borgagne e San Pietro in Lama. L'attenzione sul Salento era già stata posta nei giorni seguenti la sparizione della ragazza se non altro perchè lei abitualmente nei periodi estivi era in villeggiatura presso l'abitazione della nonna a Tricase.

Si cercò la ragazza anche nel Salento perchè diverse segnalazioni la volevano da quelle parti, salvo poi scoprirla cadavere poco distante da casa sua a Brembate. Nei giorni scorsi, a quanto se ne sa, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Lecce hanno effettuato su ognuna di loro prelievi di saliva per comparare il Dna con quello isolato sugli indumenti della 13enne, che si ritiene appartenga all'assassino. Ma va detto che sono già quattromila, nella zona diBrembate, i profili genetici comparati con quello del presunto assassino: finora, però, nessuno è risultato compatibile. Gli otto salentini sono stati anche sentiti dai carabinieri di Lecce, che hanno chiesto spiegazioni in merito alla loro presenza del Bergamasco. Nulla è trapelata, ovviamente, sul contenuto delle dichiarazioni e sulle spiegazioni fornite circa la loro presenza nell'area del bergamasco.