Matera – Un CUS Lecce poco volitivo batte senza brillare in trasferta il fanalino di coda Matera per 0-33 (0-5) nella quinta giornata di andata del campionato serie C di rugby, girone 2 e si conferma seconda forza del torneo alle spalle del Santeramo. Gli universitari scendono in campo con una formazione largamente rimaneggiata, causa squalifiche e infortuni, portando a referto solo 17 elementi e con l’esordio dal primo minuto del 18enne Barrotta nel ruolo di ala. L’avvio di gara non è dei migliori per gli universitari che faticano a impostare il proprio gioco fatto di aperture veloci in trequarti e il primo quarto di partita è di sostanziale equilibrio. Con fatica il CUS comincia riversarsi nella metà avversaria e al 24’ riesce a sbloccare il risultato grazie al secondo centro Manta abile a destreggiarsi tra le maglie avversarie negli ultimi dieci metri. L’estremo Cossa non sbaglia la trasformazione e sul 0-7 il CUS si scrolla di dosso la tensione e riesce a giocare in maniera fluida ed efficace. Al 35’ è il pilone Brogno, partito sulla cinque a schiacciare di potenza l’ovale oltre la linea di meta. Sul finire di tempo il CUS sfodera la migliore azione della partita: touche vinta e concretizzata dal lato opposto con l’ala De Paolis dopo un’ottima trasmissione di tutta la linea dei trequarti. Entrambe le mete vengono trasformate da Cossa e la prima frazione si chiude con un secco 0-21 per gli universitari.
Nella ripresa il Lecce insiste fin dal primo minuto alla ricerca della quarta meta che vale il bonus ed arriva al 54’ con il tallonatore Matrella dopo una touche vinta e la successiva fase di moul. Ad obiettivo minimo raggiunto gli universitari calano vistosamente sia dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale. Il Matera orgogliosamente cerca la realizzazione con continui pick and drive ma gli universitari reggono bene la potenza fisica avversaria senza commettere falli e ribattendo con ottimi placcaggi. Scampato il pericolo, gli ultimi minuti sono tutti di marca CUS che va ancora in meta al 39’ grazie alla terza centro Quarta che in gioco aperto riceve l’ovale e nonostante la pressione avversaria riesce a realizzare. La successiva trasformazione di Grasso, fissa il punteggio finale sul 0-33
Partita nel complesso sempre in mano agli universitari, superiori dal punto di vista tecnico ma il Matera non è dispiaciuto per la voglia e la determinazione con cui ha lottato per tutti gli ottanta minuti, con poche sbavature dovute soprattutto all’inevitabile inesperienza, proponendo un gioco semplice, fatto di continue ripartenze di mischia. Ottima la risposta del pacchetto degli avanti universitario che si è esaltato, dominando nelle fasi statiche e permettendo alla trequarti numerose occasioni mal concretizzate. Troppi, infatti, gli errori in avanti o nel passaggio. Sicuramente la sosta non ha giovato al CUS, apparso in ritardo di condizione.

Foto:Antonio Carlucci