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Violenza sulle donne, un omicidio ogni due giorni

Data: 27/03/2012 - Ora: 13:00
Categoria: Cronaca

Violenza sulle donne

E' giunto il momento di dire "basta"

Una donna uccisa ogni due giorni tra le mura domestica dalla persona che pensava di aver amato, ricambiata. Quarantasei donne ammazzate dall'inizio dell'anno, una strage brutale di innocenti e indifese a cui bisogna per forza porre rimedio e dire "basta" tutti quanti insieme. Una strage di tale portata se avvenisse in contesti e circostanze differenze farebbe alzare subito l'azione della difesa, nessuno si sentirebbe escluso dal porre rimedi. E allora, perchè non reagire con forza - quella delle idee, della ragione, della fermezza, beninteso - di fronte ad una guerra simile? Si faccia come meglio si crede, con una legge più punitiva, con un approccio educativo differente, con un cambiamento radicale dei comportamenti, ma si faccia, si prenda di petto la problematica e ognuno ponga rimedio.

La senatrice Adriana Poli Bortone parla di inasprimento delle pene già previste dalla legge esistente: "Per combattere il fenomeno del femminicidio serve certamente – spiega - una nuova cultura della non conflittualità e del rispetto della persona sulla quale lavorare nelle scuole, ma anche un fortissimo inasprimento delle pene, necessario in una fase di emergenza come quella attuale".


"La legge non basta: serve una nuova cultura", dalle colonne di Repubblica, in un bell'articolo Adriano Sofri. O meglio: "Sono due gli strumenti decisivi – afferma - per affrontare l'assassinio delle donne (e gli stupri, le persecuzioni, le botte, le minacce e le vite di paura): la polizia - e le leggi - e la cultura. La polizia femminile è il più significativo progresso del nostro Stato (e dell'Afghanistan). I due strumenti non sono, come si pensa, agli antipodi, una che arriva dopo il fatto, l'altra che lo previene da molto lontano. Vanno assieme, per prevenire da vicino e da lontano, e per sanzionare, materialmente e moralmente".

Va bene. Un ingrediente ci teniamo a fornirlo, una semplice ma efficace regola di cavalleria: recitiamo ai nostri figli maschi almeno una volta al giorno: "la donna non si sfiora neppure con un fiore". Iniziamo da qui, cultura e morale insieme, un distillato da servire in casa, a scuola, tra gli amici e conoscenti. Qualcosa rimarrà.

Autore: Maria Nocera

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