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Tubercolosi, scatta l'allarme nel Salento con gli immigrati di Manduria

Data: 02/04/2011 - Ora: 08:46
Categoria: Cronaca

Tubercolosi, scatta l'allarme nel Salento con gli immigrati di...

A dirlo è un medico, il consigliere comunale Gianluca Borgia di Lecce che è intervenuto a questo proposito sull’argomento.

L'ondata di cittadini extracomunitari di origine africana che sta arrivando in Italia potrebbe far tornare in vita il temuto bacillo di Koch. Il consigliere comunale Gianluca Borgia, medico all'ospedale di Copertino, invita il sindaco ad uno screening nelle comunità più a rischio. Con l'arrivo degli immigrati c'è il rischio che possa tornare nel nostro Paese anche la tubercolosi. A dirlo è un medico, il consigliere comunale Gianluca Borgia che è intervenuto a questo proposito sull'argomento.

"Secondo recenti rilievi – afferma Borgia - la tubercolosi sta tornando in Italia (numerosi casi positivi si sono verificati recentemente presso la scuola elementare Leonardo da Vinci a Milano), per la presenza di molti immigrati clandestini o regolari, che quotidianamente arrivano con le carrette del mare dai Paesi dell'Est, Estremo Oriente e dall'Africa, Paesi in cui esistono carenti condizioni igieniche ed alimentari". "Il temuto bacillo di Kock – spiega il medico-consigliere - sta ricalcando le scene, ma in chiave moderna, come tubercolosi multi o super resistente agli antibiotici, finora efficaci.

Essa non si presenta più, infatti, sotto forma di tubercolosi polmonare ma come tubercolosi ossea, gastrointestinale o uro-genitale, forme più difficili da individuare ed accertare". Di qui l'invito al sindaco, in qualità di massima autorità sanitario del territorio, e d'intesa con l'Asl Lecce ed i Responsabili scolastici, di "farsi carico del problema affinché si proceda ad una informazione a tappeto e a forme di screening specie nelle comunità più a rischio, come scuole primarie e carceri, quest'ultime super affollate anche per la presenza di numerosi migranti reclusi".

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