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Data: 12/11/2012 - Ora: 11:14
Categoria:
Cronaca
Il grido d'allarme è serio e preoccupante
"Se qualcuno crede che rimarremo immobili dinanzi alla corsa al dominio sui nostri mari attraverso la coltivazione degli idrocarburi, ci ha sottovalutati. Sin dalla fine del 2010 abbiamo utilizzato tutti gli strumenti a nostra disposizione per far valere il sacrosanto principio di autodeterminazione degli enti territoriali rispetto a scelte strategiche che intaccano fortemente storia, attività economiche, cifra ambientale e visione prospettica del futuro della nostra Regione. Dai ricorsi ai tribunali amministrativi alle insistenti richieste al Ministero di una visione di insieme delle richieste giunte al competente Ministero per una complessiva valutazione degli impatti sui territori. Sono persuaso che su tematiche così delicate il principio di precauzione sia essenziale rispetto al fatto che l'accresciuta sensibilità sociale ai temi ambientali determina attese maggiori rispetto al passato. Cercare di prevedere le ripercussioni di scelte compiute qui ed oggi sui prossimi vent'anni è una responsabilità precisa di chi amministra. Per questo siamo fermi sul punto".
A dichiararlo l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro nel suo intervento a Venezia al Convegno "Salvaguardia delle coste delle Regioni del Mare Mediterraneo dall'estrazione di idrocarburi in mare" organizzato a Venezia dalla Conferenza internazionale delle Regioni Adriatiche e Ioniche.
"Il lavoro fatto stamane, la sintesi attorno al tema dello sfruttamento degli idrocarburi nel Mediterraneo, rappresenta un primo importante passo verso una consapevolezza: non si può ragionare in termini regionali o nazionali. L'approccio alla tematica deve essere necessariamente internazionale con l'apporto di tutti gli stati che si affacciano sul bacino, culla del vecchio mondo. Siamo convintamente contrari – prosegue Nicastro – all'assalto alla diligenza lanciato dalle multinazionali del petrolio sul nostro mare, tanto più che la Puglia ha fatto scelte energetiche differenti spingendosi coraggiosamente sul fronte delle rinnovabili. Abbiamo trovato, sul percorso avviato stamane, anche la condivisione dei presidenti delle commissioni ambiente di Camera e Senato: speriamo di poter contare concretamente sull'appoggio del Governo nazionale. Differentemente da chi ci governa da circa un anno continuiamo ostinatamente a credere che la felicità degli uomini non debba esser cercata nelle pieghe dei bilanci".
"Il grido d'allarme lanciato dai cittadini e fatto proprio dalle istituzioni locali e regionali, deve oggi trovare ascolto e atteggiamenti conseguenti a livello nazionale, europeo ed internazionale, con una iniziativa legislativa che interessi la macro area del Mediterraneo: la vocazione turistica di questa area, le attività di pesca, le ricchezze espresse dalla natura in termini di biodiversità e prodotti agroalimentari hanno bisogno di una forte tutela che scongiuri una volta per tutte – conclude l'Assessore pugliese – il rischio di una invasione, circa 70 in totale le richieste in tutto il bacino, di piattaforme petrolifere".
Autore: Maria Nocera
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