La nave della marina militare italiana San Giorgio, partita da Brindisi all'indomani del terremoto in Turchia, è salpata stamane dal porto turco di Golcuk al termine di una missione umanitaria di due settimane per assistere i superstiti del violento terremoto che il 17 agosto scorso ha fatto oltre 15.000 vittime, 26 mila feriti e centinaia di migliaia di senza tetto. ''Ce ne andiamo con la soddisfazione di aver compiuto bene la nostra missione'' ha detto all'Ansa il comandante della nave, capitano di vascello Umberto Donat salpato dopo un colloquio con i comandanti della base e della flotta turca che lo hanno ringraziato per l'importante assistenza prestata. La San Giorgio, una unita' anfibia del tipo LPD di 8.000 tonnellate, e' giunta in Turchia con un equipaggio di 350 persone, fra personale nell'unita', 120 marines, 50 persone specializzate nell'opera di soccorso piu' una decina di medici e assistenti sanitari ed altrettanti elicotteristi. Dopo aver montato, da soli e in partecipazione con la protezione civile italiana coordinata da Elvezio Galanti, tre tendopoli, di cui una a Golcuk, all'interno della semidistrutta base navale turca, e due ad Izmit, la nave e' ripartita compiendo ieri un'ultima missione umanitaria : la consegna delle tende rimaste a villaggi disastrati i cui abitanti non hanno potuto raggiungere i centri di assistenza. (MN)