L'Opa dei record, la superofferta da 102 mila miliardi lanciata da Olivetti sulla Telecom, passa da oggi all'esame dei mercati.
Dopo un sabato di colpi di scena sull'asse Milano-Roma e una domenica in cui le due squadre di manager e legali hanno messo a punto le prossime mosse di una partita che si annuncia molto lunga, tocca alla Borsa dare un primo verdetto sull'operazione. Intanto Olivetti stringe i tempi e cede all'alleato tedesco Mannesmann il controllo di Omnitel e Infostrada. L'operazione annunciata ieri garantisce a Ivrea un incasso di quasi 15 mila miliardi di lire, per la precisione 14.750 miliardi. Questa somma verrà destinata a finanziare parzialmente la scalata a Telecom. La vendita delle due società telefoniche è però condizionata al successo dell'Opa. In sostanza, se fallirà la scalata a Telecom, allora Omnitel e Infostrada resteranno sotto il controllo di Olivetti. A questo punto è interessante soprattutto seguire la reazione degli investitori dopo i fuochi d'artificio del weekend. Anche la Consob segue da vicino la situazione. La Commissione di controllo sui mercati finanziari attende chiarimenti da tutte le società coinvolte e si riserva "una valutazione dell'operazione quando avrà a sua disposizone tutti gli elementi". Ma sulla maxiopa ieri è sceso in campo anche Romano Prodi. L'ex presidente del Consiglio ha rivolto un "accorato appello" perché Telecom rimanga in mani italiane. "L'Italia ha pochissimi grandi protagonisti nell'economia mondiale - ha detto Prodi - e questo è il più prezioso per la nostra vita economica futura". (MN)