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Taralli. Adoc: vicenda grave

Data: 09/10/2012 - Ora: 17:23
Categoria: Cronaca

Taralli

L’Adoc Puglia ritiene che la vicenda non potrà chiudersi "a taralluccio e vino"

"Non se ne può più di gente che prova ad …alimentare le frodi". L’esternazione è stata utilizzata dai dirigenti dell’Associazione dei consumatori della Puglia, l’Adoc, nel momento in cui, presso la propria sede, nelle ultime 24 ore, è giunta qualche telefonata da parte di cittadini-consumatori che chiedono come comportarsi e dove agire per salvaguardare la propria salute a seguito del sequestro di 2.700 confezioni di taralli effettuata in una azienda di prodotti da forno a Corato.

Spontanea, quindi, l’intransigenza di affermare che non se ne può proprio più di tutte queste irregolarità quotidiane rilevate nei prodotti alimentari: dalle carni agli allevamenti, dai prodotti lattiero caseari al made in Italy, e adesso i taralli vittime di soggetti che provano a violare i disciplinari che impongono l’utilizzo di materie prime originali, o che non adeguano la sede produttivi di strumenti idonei rispettosi delle norme igieniche sanitarie previste dalle normative vigenti.
"Nel caso della ditta di Corato, i filmati registrati dal Corpo Forestale della provincia di Bari evidenziano la presenza di parassiti in un prodotto, la crusca, che non ha nulla a che vedere con la tradizione dei taralli", affermano dalla sede regionale dell’Associazione.

Pertanto, se le analisi accerteranno eventuali tossicità presenti nel prodotto, l’Adoc Puglia ritiene che la vicenda non potrà chiudersi "a taralluccio e vino"; quindi, fin da ora immagina di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario.
Nel contempo, l’Associazione valuterà la possibilità di avviare le procedure per promuovere un’azione collettiva. A tale proposito, chi ritiene di essere stato danneggiato, è preferibile che prenda contatto con l’Associazione dei consumatori pugliese.

Autore: Maria Nocera

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