E' passata la legge che prevede la stabilizzazione dei precari nella sanità pugliese. La legge (ex omnibus) è passata con il voto favorevole dei consiglieri di centrosinistra (36) e l'astensione dei consiglieri di centro destra (16).
Una stretta di mano tra Nichi Vendola e Rocco Palese ha suggellato in serata nell'aula del Consiglio regionale pugliese l'approvazione del disegno di legge che prevede importanti novità nel settore della sanità, il tema più importante e di maggiore impatto per quanto riguarda la gestione di una Regione. Il testo di legge è stato approvato – dopo due giorni di lavori dell'assemblea e di estenuanti ore trascorse muro contro muro.
Il ddl prevede, in sintesi, la stabilizzazione di 8.000 precari, maggiori controlli per quanto riguarda le convenzioni con i privati, l'avvio dei percorsi di internalizzazione dei servizi, un giro di vite per quanto riguarda l'acquisto di protesi (settore, questo, al centro dell'inchiesta Tarantini), una commissione per giudicare l'idoneità dei manager delle Asl (gli aspiranti dovranno essere iscritti in un registro regionale), corsi di formazione per i direttori generali delle Asl. Questi solo alcuni dei passaggi-chiave del provvedimento, voluto fortemente dall'assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, medico anestesista al Policlinico di Bari, subentrato un anno fa a Alberto Tedesco (ora senatore del Pd), coinvolto nelle inchieste della magistratura.