Antonio Saitta, neo presidente dell'Upi, l'Unione di quegli inutili enti pubblici noti come Province, protesta rumorosamente contro i tagli apportati dalla spending review e soprattutto contro il loro parziale azzeramento, dicendo che ricorreranno al Tar e che taglieranno i riscaldamenti nelle scuole. L'Aduc non ci sta, anzi dai toni che usa, si comprende come gli enti locali siano visti da parte dei consumatori come esempi di spreco e di casta di eliminare.

"Niente di strano, - dice il vicepresidente nazionale Pietro Yates Moretti dell'Aduc - se non fosse che per rendere la protesta più efficace ed udibile attraverso la cacofonia lagnosa che contraddistingue un po’ tutti gli enti pubblici di questi tempi, ha minacciato di tagliare il riscaldamento nelle scuole e allungarne i periodi di vacanza".
A parte che tali decisioni non spettano alle Province, e quindi sarebbero in violazione di una lunga serie di disposizioni normative anche di natura penale.
"Ma anche - continua - se le "cadaverine" Province avessero facoltà di imporre tali misure, consigliamo vivamente a Saitta di farlo solo dopo aver tagliato il riscaldamento in tutti gli uffici di tutte le Province italiane. E magari, già che c'e', tagli pure acqua e luce, e li chiuda permanentemente, togliendo ai presenti e futuri Governi la soddisfazione di eliminarli per legge.
A quel punto, il neo presidente potrà certamente minacciare tutto il minacciabile, noi saremmo sempre dalla sua parte".