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Data: 04/09/2019 - Ora: 10:16
Categoria:
Politica
Fare attenzione sugli impianti privati
Il consigliere regionale del Pd Sergio Blasi torna a parlare di impianti di compostaggio. E lo fa mettendo in guardia la stessa Regione di cui fa parte circa alcuni impianti privati e l'utilizzazione dell'impianto MetApulia di Lecce. "In attesa degli impianti di compostaggio pubblici, - dice Blasi - fioriscono quelli privati.
In attesa che in Consiglio regionale arrivi il Piano per la gestione dei rifiuti che dovrebbe sancire la chiusura del ciclo con impianti di compostaggio completamente pubblici, assistiamo a un proliferare di richieste per la costruzione di impianti di compostaggio privati. Sta avvenendo a Lecce ed è già avvenuto a Erchie e Pulsano (solo per citare gli ultimi). Tre impianti, per altro, di grossa taglia e a digestione anaerobica. Ciò significa che al termine della lavorazione questi impianti non generano compost impuro e di scarsa qualità che non può essere utilizzato come fertilizzante e che finisce in discarica. Così non ci siamo.
Non vorrei che in questa fase di limbo amministrativo, in cui il Piano c’è ma non arriva in Consiglio (chissà perché), si facessero passare progetti inutili, inquinanti e del tutto al di fuori delle linee programmatiche regionali, favorendo così l’interesse dei privati a scapito della salute pubblica. Se davvero abbiamo a cuore la tutela dell’ambiente e della nostra salute, gli impianti di compostaggio a cui dobbiamo puntare per il futuro della Puglia devono essere pubblici, di piccola portata (non più di 25mila tonnellate) e a combustione aerobica. Al termine del processo devono produrre, cioè, soltanto compost di qualità. In pratica, tutto l’opposto di quanto la società MetApulia intende realizzare nella zona industriale di Lecce. Un impianto che, con le sue 55mila tonnellate annue di capacità, rischia di essere sottoutilizzato rispetto al fabbisogno del territorio, quindi ragionevolmente disponibile allo smaltimento di Forsu proveniente da altre regioni.
Siamo alle solite: da un lato ci piace raccontare la favola della tutela dell’ambiente, dall’altra contravveniamo nei fatti, alla prima occasione utile, a tutte le istanze di carattere ambientale. Un giochino subdolo e pericoloso a cui personalmente non mi presto.
Chiedo quindi agli enti titolari della delega ambientale, in primis la Provincia di Lecce e, nel caso dell’impianto MetApulia, il Comune di Lecce e il Comune di Surbo, di fare al più presto chiarezza e di esprimersi nell’assoluto interesse della tutela dell’ambiente e della salute pubblica dei cittadini".
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