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Sarah Scazzi, Cosima e Sabrina restano in carcere

Data: 21/06/2011 - Ora: 08:11
Categoria: Cronaca

La decisione del tribunale del Riesame che ha respinto i ricorsi dei difensori delle due indagate

Il Tribunale del riesame di Taranto ha rigettato i ricorsi dei difensori delle due indagate contro l'ordinanza di custodia cautelare eseguita il 26 maggio scorso e così Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri, e sua figlia Sabrina restano in carcere per l'omicidio di Sarah Scazzi. La decisione è arrivata dopo una lunga camera di consiglio. Cosima e Sabrina sono accusate di concorso in omicidio e soppressione di cadavere. Cosima ha raggiunto la figlia, detenuta dal 15 ottobre dello scorso anno, nel penitenziario di Taranto lo scorso 26 maggio.

Nel provvedimento spiccato dal gip Martino Rosati è accusata di aver spalleggiata la figlia nel momento in cui strangolò la cugina di soli 15 anni. Nella nuova ricostruzione alla base del provvedimento contro cui i legali delle due avevano tentato il ricorso è basata su testimonianze e accertamenti tecnici, e dalla scena del delitto scompare Michele Misseri, marito e padre delle donne in cella. Il contadino che per primo si era addossato il delitto, a parere dei giudici, avrebbe avuto un ruolo solo nel momento dell'occultamento del cadavere. Proprio per questo l'uomo è tornato in libertà, ma da quel momento non fa altro che ribadire di essere lui il colpevole e che sua moglie e sua figlia sono innocenti.

Le motivazioni alla decisione sono attese nell'arco di 30 giorni a partire da ieri sera. Intanto i legali delle due donne hanno annunciato un nuovo ricorso in Cassazione. Domani intanto il Tribunale dell'Appello valuterà l'appello presentato dalla Procura di Taranto perchè a Cosima Serrano e alla figlia Sabrina venga contestato anche il reato di sequestro di persona che invece il gip nell'ordinanza emessa il 26 maggio aveva rigettato accogliendo solo le accuse di omicidio e soppressione di cadavere. L'ipotesi di reato era contenuta nella richiesta di arresto di madre e figlia. Una richiesta, quella della Procura, che parte dal racconto del fioraio di Avetrana Giovanni Buccolieri che ha raccontato e poi ritrattato, dicendo che era solo un sogno, di aver visto il 26 agosto scorso Cosima Serrano costringere in strada Sarah a salire a bordo della sua auto, dove ci sarebbe stata anche Sabrina Misseri.

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