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Data: 15/04/2010 - Ora: 08:51
Categoria:
Economia
della biodiversità impone la tutela e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali tra i quali figura anche il "Pisello Riccio di Sannicola", riconosciuto tale dal Mipaf.
Il 2010 è stato proclamato dall'ONU "Anno Internazionale della Biodiversità", Biodiversità è il termine che designa tutte le forme di vita sul pianeta Terra, frutto di un'evoluzione durata miliardi di anni sotto l'egida dei processi naturali e, sempre più, sotto l'influenza degli esseri umani. In questa "diversità" vengono incluse le molte varietà di piante, di animali e di microrganismi, ma anche le differenze genetiche all'interno di ogni specie. Dalla scoperta dell'agricoltura, passando per la rivoluzione industriale e arrivando ai giorni d'oggi, si sono rimodellati paesaggi, animali, deciso (spesso inconsapevolmente) estinzioni di esseri viventi in modo irrimediabile, senza tenere conto di tutto ciò.
Nonostante il modo di vivere sia molto cambiato col passare del tempo, basti pensare alla alimentazione, oggi condizionata dal commercio degli alimenti piuttosto che dalle stagioni o dalla natura, la diversità biologica deve essere difesa perché è il pilastro della civiltà. Tutto il mondo è dunque invitato a mettere in atto nel 2010 azioni per la salvaguardia delle varietà di fauna, flora, ecosistemi, e di tutta la rete vitale che permea il nostro pianeta. L'anno della biodiversità impone la tutela e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali tra i quali figura anche il "Pisello Riccio di Sannicola", riconosciuto tale dal Mipaf. Il commercio di questi piselli, sino a circa un ventennio fa, dava vita nella cittadina di Sannicola ad un vero e proprio mercato stagionale che si svolgeva nelle ore serali nelle piazze del paese.
Le varie partite, man mano che giungevano dalla campagna venivano contrattate e subito caricate raggiungevano come primizie i più importanti ed esigenti mercati di Napoli e Roma. Attualmente il commercio dei piccoli quantitativi che ancora si producono rimane confinato nel paese di produzione al consumo di affezionati estimatori. Le difficoltà di produzione di tale varietà dovute alla facilità di attacco della pianta da parte di fattori patogeni, ai continui interventi manuali e alla raccolta gravosa per via delle piccole dimensioni del baccello, determinano una antieconomicità della coltivazione e conseguente estinzione.
L'assegnazione di un premio di Laurea per tesi di laurea o di dottorato di ricerca che tratti il tema del Pisello Riccio di Sannicola – afferma l'assessore al marketing territoriale Mimmo Cataldi - ha lo scopo di promuoverne la valorizzazione con particolare riguardo alle innovazioni nei metodi colturali, alle possibili sue trasformazioni e alla relativa commercializzazione. Dopo la fondazione di un gruppo su facebook e l'interessamento di famosi chef di fama nazionale con redazionali su importanti riviste gastronomiche, abbiamo stimolato la sensibilità di tantissime persone, tant'è che sta nascendo anche un gruppo d'acquisto solidale che ha prenotato un buon quantitativo di piselli ricci e in occasione del Vinitaly di Verona durante una cena d'affari in noto ristorante della Valpolicella, servito in un primo piatto abbinato ad un ottimo Amarone, il pisello riccio di Sannicola è subito diventato il principe della tavola e argomento di discussione, tra il serio e il faceto, degli importanti commensali provenienti da ogni parte del mondo. Il bando può essere scaricato sul sito web comune.sannicola.le.it
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