La tartaruga si presenta profondamente debilitata e in preda a grave assideramento; inoltre l’esame clinico ha evidenziato cecità totale. "Uccia" ha ricevuto le cure di primo intervento
Nella giornata di ieriè giunta presso l'Osservatorio Faunistico Provinciale di Lecce (Museo di Calimera) una tartaruga marina appartenente alla specie Caretta caretta. L'animale, ribattezzato "Uccia", misura 50 cm di lunghezza e pesa 18 kg. Si tratta di un esemplare adulto di sesso femminile, recuperato in difficoltà al largo della località Orte (Otranto) dal sig. Bruno Maruccia; quest'ultimo ha provveduto personalmente a trasferire l'animale presso la Capitaneria di Porto di Otranto dove il sottoufficiale d'ispezione Marco Presta ha provveduto ad accoglierlo ed a contattare il Centro di Calimera. "Uccia" è stata avvicinata dal diportista perché non riusciva ad allontanarsi dall'imbarcazione nè ad immergersi e questo ha preoccupato il pescatore abituato a vedere le tartarughe marine inabbissarsi non appena avvicinate dall'uomo. La tartaruga si presenta profondamente debilitata e in preda a grave assideramento; inoltre l'esame clinico ha evidenziato cecità totale. "Uccia" ha ricevuto le cure di primo intervento, volte soprattutto a trattare lo stato di shock in cui si trova, ed è stata sottoposta a terapia reidratante calda per via intracelomatica, allo scopo di aumentarne gradualmente la temperatura corporea, e a terapia vitaminica. Attualmente è ricoverata presso il centro di Calimera ed è stabulata in una vasca idonea alle sue dimensioni, con acqua marina termostatata a 24^C e depurata da filtri a raggi UV. Nei prossimi giorni sarà sottoposta ad ulteriori esami allo scopo di verificare una eventuale polmonite; è possibile, infatti, che la debilitazione dell'animale sia stata causata da un'apnea forzata, ovvero che la tartaruga sia rimasta intrappolata in una rete da pesca e, superato il tempo massimo di apnea, abbia inspirato acqua. Una volta stabilizzato il quadro clinico, sarà trasferita presso la Stazione Zoologica 'Anton Dohrn' di Napoli, centro dotato delle più moderne attrezzature e strutture specifiche per la cura delle tartarughe marine. Se tutto andrà per il meglio, una volta guarita, tornerà nel Salento per essere reintrodotta nei nostri mari. L'Osservatorio Faunistico Provinciale di Lecce e la Stazione "Anton Dohrn" di Napoli realizzano le attività di salvataggio, recupero e reinserimento degli animali in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, la Capitaneria di Porto, la Polizia Provinciale, il WWF di Lecce e il Servizio Veterinario Ausl - Lecce. Chiunque avvistasse una tartaruga marina o qualsiasi altro animale selvatico o esotico in difficoltà può contattare il Museo di Calimera ai seguenti numeri attivi 24 ore su 24: 3206586558; 3206586556.