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Data: 26/10/2012 - Ora: 20:04
Categoria:
Attualità
Parte da lunedì 29 ottobre, il progetto dell’ associazione Il Formicaio, incentrato sul problema dei cambiamenti climatici e finanziato dal Consiglio degli Studenti dell'Università del Salento
"Guardando fuori dalla finestra vide con avversione che s’era già fatto troppo caldo per le capacità umane di resistenza; i runnel pedonali si erano improvvisamente svuotati perché tutti cercavano riparo. Era il caso di prendere il casco coloniale e l’unità di raffreddamento obbligatoria; per legge ogni pendolare se ne doveva caricare una sulle spalle fino al tramonto"(Le tre Stigmate di Palmer Eldritch, P. Dick).
Le parole di Philip Dick, in uno dei suoi deliranti quanto mai geniali romanzi, sono, ovviamente, pura fantascienza, nel senso letterale. Eppure descrivono, nel 1965, uno scenario che, oggi, non appare poi così tanto futuristico per il nostro pianeta. Il cambiamento climatico rappresenta il principale problema ambientale a livello globale. L’ aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, gli episodi sempre più frequenti di siccità e di alluvioni sono alcuni dei sintomi apparenti. La comunità scientifica ha riconosciuto la responsabilità principale di questi fenomeni nell’antropizzazione dell’atmosfera. Ebbene sì, l’uomo, ancora lui, ancora noi. Infatti, le sostanze tossiche e i gas nocivi che principalmente le industrie continuano a sprigionare nell’atmosfera, ne modificano la struttura chimico-fisica e il risultato è un’alterazione degli equilibri ambientali.
La comprensione del problema e delle possibili soluzioni è, quindi, fondamentale per favorire l’azione verso politiche di riduzione e adattamento. Il progetto Cambiamenti Climatici, organizzato dal Formicaio, associazione leccese che si occupa di ecosostenibilità, decrescita e autoproduzione e finanziato dal Consiglio degli Studenti dell'Università del Salento, in collaborazione con UDU Lecce e Spazio Sociale Zei, ha proprio questo obiettivo.
L’iniziativa, che parte da lunedì 29 ottobre alle ore 16, presso l’Aula Ferrari dell’Ateneo di Lecce (Palazzo Codacci- Pisanelli), prevede un ciclo di tre seminari, a cui parteciperanno docenti e ricercatori impegnati nella ricerca scientifica sul tema dei cambiamenti climatici e sulle possibili soluzioni tecnologiche. Si parlerà anche di come, spesso, i media minimizzino, o addirittura neghino, il problema, difendendo gli interessi di alcune delle lobbies più inquinanti. Proiezioni, wold cafè, discussion games ed altre attività basate sulla comunicazione non-formale saranno di supporto al ciclo di seminari. Il primo di essi vedrà la presenza di Piero Lionello, climatologo, docente presso l’Università del Salento, Stefano Caserini, docente presso il Politecnico di Milano e Antonello Pasini, ricercatore presso il CNR-IIA di Roma.
L’argomento è quanto mai attuale, ma la sua analisi s’inserisce in una, ancor più utile, prospettiva di lunga durata, che potrebbe salvarci da un domani che, paradossalmente, incarna i vecchi racconti di fantascienza.
Immagine da: www.scienze.fanpage.it
Autore: Cinzia Margarito
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