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Presentato il libro di Mastrogiovanni "Il Sistema" sul caso Basile

Data: 17/06/2009 - Ora: 10:30
Categoria: Cronaca

"Non è un libro su Peppino Basile. 'Il sistema' è un libro che parte dalle intuizioni di Peppino e dalle sue denunce, dalle inchieste condotte dal Tacco grazie alla sua collaborazione, per ampliarle e approfondirle ulteriormente".

In una piazza gremita di gente, animata da senso civico e civile, tra commozione ed emozioni, l'altra sera a Ugento è stato presentato il libro di Maria Luisa Mastrogiovanni, direttore del Tacco d'Italia, "Il Sistema". La presentazione ad un anno dall'omicidio di Peppino Basile, il consigliere dell'Idv che non risparmiava accuse e denunce a tutti coloro che avevano contribuito a fare scempio ambientale attraverso la gestionedei rifiuti a Ugento. La presentazione del libroè statapreceduta dalla performance "Il bene comune" della compagnia teatrale "Induma teatro" di Lecce, che declamerà alcuni passaggi delle inchieste del Tacco d'Italia, evidenziando il lato paradossale e grottesco degli scempi ambientali compiuti negli anni sul territorio.

Riportiamo alcuni stralci tratti dal libro della Matrogiovanni"Il sistema":
"C'è sempre il modo per fare quello che si vuole fare, se il progetto parte in silenzio, a piccoli passi, aggirandosi tra le maglie della legge, spesso passandoci attraverso. Il tempo della resa dei conti sarà sempre rinviato e gli abusi d'ufficio si prescrivono in fretta.

"Così ad Ugento nascono alberghi, case, villaggi nella macchia mediterranea più grande della provincia, nascono discariche in sanatoria, poi vengono utilizzate per lo smaltimento di rifiuti pericolosi, i controlli non ci sono e se ci sono dicono che è tutto ok.

"Non è un libro su Peppino Basile. 'Il sistema' è un libro che parte dalle intuizioni di Peppino e dalle sue denunce, dalle inchieste condotte dal Tacco grazie alla sua collaborazione, per ampliarle e approfondirle ulteriormente.

"Ci è sembrato doveroso verso il suo impegno e verso le centinaia di ugentini e salentini che dalla sua morte hanno tratto il coraggio per uscire allo scoperto, in un movimento crescente di impegno etico e sociale.

"E' l'eredità più bella che Basile ha lasciato ai suoi concittadini ed elettori: la voglia di riscatto, la rabbia, la nausea. L'impossibilità a girarsi dall'altra parte. La necessità di guardare la verità in faccia. Ma anche l'ottimismo che il cambiamento sia una strada percorribile, per 'questa nostra tanto amata terra".