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Data: 16/07/2012 - Ora: 11:01
Categoria:
Cronaca
Comune: Lecce
Grande successo di pubblico per Battiti Live. La stampa però, non passa.
Battiti di nervosismo. Battiti di una macchina che produce spettacolo e che probabilmente funziona a modo suo. Sicuramente non nutre attenzione verso la stampa. Questo si.
Oggi, avremmo voluto raccontarvi di una serata che nel bene o nel male ha visto una grandissima partecipazione di pubblico. Avremmo voluto regalarvi il primo piano di un acuto di Emma, il rosso fuoco dei capelli di Noemi, gli occhi brillanti di Dolcenera. Le parole dei grandi ospiti che sicuramente, di fronte ad un microfono avrebbero parlato di una Lecce che urla, si emoziona e accoglie. Come suo solito.
Avremmo voluto, appunto. Ma non possiamo. Perché, lavorare per voi, ci è stato negato.
Seguendo l'ordine delle cose, questo è quanto successo ieri sera alla tappa leccese di Battiti Live, evento musicale organizzato da RadioNorba.
Inizio dello spettacolo previsto per le ore 21. Arrivo all'ingresso backstage alle ore 20.30. Non è un ingresso normale. L'ingresso per la stampa è quello di tutti coloro che hanno il pass o che sono in lista. La lista per intenderci è quella per gli autografi e per le foto con gli artisti. La fila è lunga ed entrare è impossibile. "Bisogna attendere la ragazza con i nominativi, in fila con tutti gli altri". Questa la risposta ricevuta dagli addetti alla sicurezza.
Nessuna possibilità di posizionamento sotto il palco o in un punto all'interno del backstage per strappare un'intervista.
Nessuna possibilità di lavorare, insomma.
Passa la prima ora e si entra, finalmente. Lo spazio è piccolo e tra politici con prole al seguito e fan accaniti della prima ora capire come muoversi sembra cosa difficile. Sul Pass c'è scritto ospite e a mano viene scritto Stampa. Così, come se ce ne fosse bisogno…
La richiesta da parte degli operatori dell'informazione di un posizionamento sotto il palco, sembra lecita. Fare un servizio nel backstage riprendendo soggetti in preda a mangiare la frisella ha poco a che vedere con i Battiti Live tanto decantati e pubblicizzati.
Per accedere a quell'area per i giornalisti è previsto un secondo step. Invalicabile. Gli ospiti sono chiusi tra palco e transenne, pochi eletti sono accanto a loro per foto e autografi.
L'addetto alla sicurezza si giustifica così: "Dentro ci sono vostri colleghi e dovete entrare poco per volta". Tempo due minuti e si corregge: "Mi è stata data autorizzazione di non far passare la stampa".
Il nervosismo è tangibile, si comincia a litigare come previsto. Intanto chi di domenica sera vuole e deve lavorare viene sorpassato dal fan che ha il secondo step di accesso. I giornalisti restano fuori, almeno fino alle 22.30. Non ci è dato sapere se nelle ore successive i nostri colleghi siano riusciti ad entrare nell'area "protetta". Noi di Sudnews, dopo un'ora e mezzo di fila e di urla in volto solo perché abbiamo rivendicato con gli altri colleghi il diritto di lavorare, abbiamo preferito andare via. Perché, come già spiegato avremmo voluto regalarvi questo servizio, ma Battiti ci ha impedito di farlo.
Emma, grande ospite della serata, per una volta dovrà correggere le parole della sua canzone: "Sì. Questo sì. E' l'inferno!"
Autore: Chiara De Carlo
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